I patti sono patti. E le associazioni dell’autotrasporto, per la precisione quelle raccolte in Unatras insieme ad Anita, avevano evitato la deriva del fermo sulla base di un Protocollo composto di 19 punti e firmato lo scorso 28 novembre, la cui attuazione – anche questo era nei patti – andava veriricata nei fatti. E la data della prima veririca era prevista entro il 31 gennaio. Ora, siccome questa data sta per arrivare e siccole da quel 28 novembre di incontri – fatta eccezione per uno informale con il sottosegretario Rocco Girlanda – non ce ne sono stati, il presidente di Unatras, Paolo Uggè a nome di tutte le associazioni ha scritto al ministro Mauriio Lupi per chiedere un incontro urgente, definendo questa mancanza di confronto «inaccettabile» e generatrice di «insoddisfazione».
Dopo aver dato atto al governo di aver fatto qualcosa (stanziamento delle risorse e normativa di riordino del Comitato Centrale per l’Albo), Uggè ricorda infatti che ci sono «molte altre questioni contenute nel Protocollo d’intesa in attesa di soluzione». E per affrontarle «il confronto deve riprendere velocemente e, soprattutto, in maniera serrata e costante; solo così si potrà onorare il protocollo firmato e arrivare alla soluzione dei problemi dell’autotrasporto italiano».
Pertanto, conclude il presidente di Unatras «auspichiamo di ricevere quanto prima una convocazione, per poter quanto meno riavviare il dialogo con il Ministero».
Pertanto, conclude il presidente di Unatras «auspichiamo di ricevere quanto prima una convocazione, per poter quanto meno riavviare il dialogo con il Ministero».
A buon intenditor…