Il numero di novembre di Uomini e Trasporti è online. Vi troverete un’ampia inchiesta dedicata alla Motorizzazione, condotta all’interno di 31 uffici a cui abbiamo chiesto quanto tempo occorre per revisionare o imatricolare un veicolo. Ne è venuta fuori una fotografia a mezzotoni, che restituisce un’Italia “a macchia di leopardo” dove i tempi di attesa per una revisione variano dai 7 giorni (come a Genova e Verona) ai 9 mesi di Sassari o agli 8 di Livorno. E chi più attende, ovviamente, si trova in una condizione svantaggiata, perché come gli altri paga le imposte, ma ottiene in cambio poco o nulla. Anzi, subisce una sorta di svantaggio competitivo. Le soluzioni? Molte associazioni di categoria propongono di aprire alle officine private le revisioni dei camion (come accade già per le auto). Mentre il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro ritiene che la prevista fusione del PRA con la Motorizzazione metterà a posto molte cose. Ma intanto l’attesa c’è e con essa montano i dubbi: un veicolo non revisionato, tanto per fare un esempio, è ugualmente coperto da ssicurazione? Fino a che punto si corre il rischio di subire la rivalsa dalla compagnia assicurativa? Abbiamo girato queste domande all’ANIA (associazione che raggruppa le maggiori compagnie assicurative) che ci ha risposto.
Dalla Motorizzazione il nostro sguardo è passato poi sul piano industriale 2017-2026 delle Ferrovie, che prevedere un’imminente fusione con Anas e che torna a interessarsi del cargo merci, seppure gli investimenti previsti per questo comparto, rispetto al totale, sono veramente esigui. Ma la strada è comunque tracciata. Ed è una strada intermodale, perché, per dirla con le parole di Guido Porta – presidente di Fuorimuro e Inrail – il «Matrimonio strada e rotaia, s’ha da fare!».
Per lo spazio dedicato alle Aziende in Movimento siamo andati in Veneto per incontrare i rappresentanti del Consorzio Autocisternisti Mestre che hanno partecipato a un bando della Regione che finanziava attività formative orientate alla sostenibilità. Ebbene, malgrado il bando fosse aperto a tutte i settori merceologici, questo consorzio di autotrasportatori è presentato un progetto giudicato tra i migliori e finanziato con uno dei maggiori contributi. Una bella soddisfazione che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che il trasporto merci su strada non è per forza “brutto, sporco e cattivo”.
Poi, tanto IAA, appuntamento immancabile per costruttori e operatori del settore. Ad Hannover abbiamo trovato tante novità: veicoli elettrici, connessi, a guida autonoma, veicoli che potremo incontrare presto su strada, altri che al momento si fanno solo ammirare ma che promettono di arrivare ben presto. Il salone è stato anche l’occasione per incontrare persone, come Christian Levin, vice president di Scania che, seduto al posto di guida della nuovissima Serie S, ce ne ha svelato filosofia e obiettivi. Ma lo IAA non si può esaurire in un solo numero, sui prossimi torneremo sicuramente a parlarne.
Anche sul numero di novembre trovate i nostri test. Questo mese abbiamo provato un DAF XF440 4×2, in un equipaggiamento motoristico pensato per le flotte ma che non rinuncia al comfort di viaggio. E poi abbiamo pernottato in un Renault Trucks T520 MaxiSpace e recensirlo come fosse una sorta di “truckadvisor”, con tanto di pagella. Promosso? Certamente e a pieni voti. Ma c’è tanto altro, con le consuete rubriche, l’agenda del mese, i consigli su libri, film, dischi, ristorante, salute…
insomma, un numero da sfogliare fino all’ultima pagina. Buona lettura!