Nel Dl Milleproroghe, atteso domani in Consiglio dei ministri, è prevista una misura particolarmente rilevante per chi gestisce flotte di camion e furgoni: l’aggiornamento biennale delle sanzioni del Codice della Strada viene sospeso per un altro anno.
Cosa significa per le imprese di trasporto?
La revisione automatica delle multe – normalmente basata sull’indice ISTAT FOI – avrebbe potuto comportare aumenti anche significativi sui costi operativi legati alle infrazioni più frequenti in ambito professionale:
- limiti di velocità per i mezzi pesanti,
- soste operative,
- aree di carico/scarico,
- ZTL merci,
- violazioni documentali e amministrative tipiche dei trasporti.
Con la proroga, questi incrementi non scatteranno e le sanzioni rimarranno invariate fino al 1° dicembre 2026.
Un beneficio concreto per le flotte
In un contesto di costi già elevati – carburanti, manutenzioni, pedaggi, assicurazioni – il blocco dell’aumento delle sanzioni rappresenta un alleggerimento immediato della pressione economica, soprattutto per aziende con molti mezzi su strada ogni giorno.
Perché questa misura è importante per il settore
Anche un piccolo aumento delle multe, applicato su grandi volumi di chilometri percorsi rispetto a flotte numerose, può generare costi aggiuntivi rilevanti in un anno. La sospensione, prevista nella bozza del Milleproroghe, consente alle imprese di evitare rincari dovuti all’inflazione e conservare maggiore prevedibilità nei budget operativi.
Al riguardo è possibile aggiungere che non esiste una statistica che quantifica percentualmente la spesa che un’azienda di autotrasporto destinato al pagamento delle sanzioni. Un dato però esiste: il totale delle entrate dei Comuni derivanti dalle multe dovute per violazioni del codice della strada in Italia supera ampiamente il miliardo di euro all’anno. Questo, ovviamente, non significa che questo onere sia sopportato esclusivamente dall’autotrasporto.


