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Bar Ristorante Dell’Autista | Pessina Cremonese

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Giorgio Pozzebon

Giorgio Pozzebon, camionista e padroncino di Treviso, ha speso 18 dei suoi 40 anni a trasportare animali e, quando parla della sua professione, spiega che non la cambierebbe «con nessun altro mestiere al mondo». Una passione, quella dei camion, dei trattori e anche degli animali, che lo ha preso fin da bambino, senza che ci fosse qualche influenza dei genitori, visto che il padre lavorava in una nota azienda di telefonia e la mamma faceva la professoressa di ginnastica. Giorgio viaggia per tutta Italia con il suo Volvo FH, ma la zona che frequenta di più è quella di Cremona, Brescia e Mantova. Ed è in quest’area che ha trovato il suo locale preferito, il Ristorante Dell’Autista, a Pessina Cremonese, sulla statale che appunto dal capoluogo cremonese porta fino alla città dei Gonzaga. Sono tre i motivi principali che spingono Pozzebon a fermarsi in questa trattoria: il buon cibo; la gentilezza di chi lo accoglie; la familiarità che si è consolidata nel tempo. «In particolare mi ha colpito il rapporto qualità/prezzo – aggiunge Giorgio – che è veramente ottimo. Al Dell’Autista puoi guardare la televisione, ma anche scambiare due parole col titolare, scherzare, insomma ti rendono il momento del pasto molto piacevole. Poi il menu è vario, fanno anche la pizza, è aperto anche a colazione… in sintesi un locale che non ha punti deboli».

BAR RISTORANTE DELL’AUTISTA

Michela Denti con il fratello Andrea gestiscono il ristorante da circa 15 anni

Passo la parola allora a Michela Denti, che con il fratello Andrea gestisce il ristorante da circa 15 anni, anche se «qua anche abitiamo e quindi ci lavoriamo da più tempo. Poi c’è papà Sergio che ci aiuta tuttora con l’apertura del bar alle 4.30».

«La trattoria – mi spiega Michela – è stata costruita dai miei genitori e aperta nel 1985. Ma in realtà il tutto ha avuto inizio nel 1975, in un’altra locanda che si trovava a 100 m dall’attuale, presa in affitto dai miei nonni».

Il nome del ristorante lo scelse appunto il nonno di Michela, perché già all’epoca la maggior parte della clientela erano autotrasportatori, «anche perché – sorride – eravamo praticamente gli unici ristoratori presenti sulla Statale».

Al Dell’Autista c’è un menu fisso a 13 euro che comprende primo, secondo, contorno, 1/2 acqua e caffè, con una scelta tra 6 primi, 7 secondi e 8 contorni: «Abbiamo anche una lista alla carta – aggiunge Michela – dove tutto viene rigorosamente preparato in tempo reale, come ad esempio i nostri fantastici tortelli di zucca tirati proprio al momento». La cucina è nazionale, ma il ristorante è frequentato anche da stranieri, per cui «cerchiamo di avere piatti che possano accontentare tutti: italiani e non, vegani, celiaci, ecc.».

Tra i punti di forza extra-menu c’è sicuramente il parcheggio da circa 7.000 mq, che può ospitare 40-50 camion, e il servizio docce.

E poi c’è il contatto con i trasportatori, improntato, come diceva l’amico Pozzebon, a una grande empatia: «Con i camionisti abbiamo sempre avuti ottimi rapporti – conferma Michela – Con alcuni poi si sono create vere e proprie amicizie, clienti che ormai conosci da molti anni e con i quali si è instaurato un fantastico affiatamento.».

«Uno dei nostri punti di forza è il rapporto che si crea con gli autotrasportatori – afferma ancora Monica – Abbiamo un sorriso per tutti. Da noi si viene per mangiare e per farsi compagnia in armonia, perché la clientela non è fatta solo di autisti, ma anche di famiglie. E pure la nostra gestione è familiare, con i dipendenti che sono una sorta di famiglia allargata, tutte ragazze giovani che andavano a scuola con mia figlia e che creano un ambiente rilassante. Lavorare con i camionisti, in sostanza, ci dà tantissime soddisfazioni, ci riempiono il locale e sono un segno che stiamo lavorando bene, anche se ogni tanto c’è qualche testa calda. Ma sono eccezioni».

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