Il Progetto della Gronda di Genova – che dovrebbe alleggerire il tratto di A10 dal casello di Genova Ovest (Porto di Genova) sino all’abitato di Voltri, trasferendo il traffico sulla nuova infrastruttura affiancata all’esistente – continua a far discutere, alla luce della pubblicazione sul sito del MIT dell’analisi costi-benefici dell’opera che boccia di fatto il progetto.
«Ci voleva la polemica sulla Gronda di Genova, fondamentale per il ripristino della viabilità di un territorio strategico, perché si tornasse a parlare di infrastrutture» è il commento del vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè – che sottolinea come «In questa estate segnata da una crisi di governo che getta tutti, ancor di più, nell’incertezza, si parli di elezioni, di manovra ‘equa’, di taglio dei parlamentari di riforma della Rai, mentre non una parola sia stata spesa su quello che uno dei nodi imprescindibili per la crescita produttiva e la competitività del nostro Paese».
«Assodato che la Gronda s’ha da fare, e non può essere messa in discussione da un’analisi costi-benefici che non convince nessuno – continua Uggè in una nota dell’associazione – si continua a sottovalutare, o peggio, a ignorare le tante, troppe questioni irrisolte legate al mondo dei Trasporti, a cominciare dalla Tav al Terzo Valico, alla Gronda stessa, a tutte le opere che dovranno essere realizzate per tagliare in tempo il traguardo delle Olimpiadi invernali del 2026».
«Siamo pronti, insieme alle nostre strutture sindacali della Liguria e di Genova, a sostenere in ogni sede le ragioni affinché si realizzi per davvero la Gronda» gli fa eco il segretario nazionale della Filt Cgil Natale Colombo, sottolineando come l’infrastruttura sia «importante e necessaria, utile non solo al territorio genovese e ligure ma ai traffici di tutto il Paese» sottolineando che «Piuttosto che aggiungere l’ennesimo no allo sviluppo della nostra economia bisogna dare rapida esecuzione all’avvio dei lavori, considerando che la fase istruttoria è stata completata da tempo. Genova, la Liguria e tutto il Paese hanno urgente bisogno del nuovo ponte cittadino, della Gronda e di un concreto rilancio dell’intero patrimonio infrastrutturale, utile anche a favorire gli investimenti privati».