Sono 350mila le richieste di risarcimento danno arrivate all’Autorità di Sistema Portuale di Genova da parte di imprese di autotrasporto, relative sia a missioni con destinazioni portuali, sia a quelle che comportavano l’attraversamento del nodo genovese effettuate nel 2018.
Le procedure per indennizzarle sono partite ufficialmente la scorsa settimana, anche se in realtà il termine per la presentazione delle istanze si chiude ufficialmente soltanto il 15 luglio 2019, perché, come ha spiegato il commissario delegato per l’emergenza di ponte Morandi, Giovanni Toti, si mira «a concludere rapidamente le procedure di ristoro. Il Ministero ha già provveduto a trasferire sul conto speciale della Struttura i 20 milioni previsti per l’anno 2018, a conferma che l’impianto risarcitorio per tutti i settori danneggiati ha funzionato con estrema rapidità ed efficacia».
Inoltre, sono state chiarite le procedure per il ristoro relative agli anni 2019 e 2020 così da prendere in considerazione non soltanto le missioni incluse nell’anno 2018, ma anche dei tempi di sosta trascorsi internamente alle aree del porto.