Stagione estiva di medio livello per il mercato dei trasporti italiano. Una situazione certamente migliore rispetto al disastro dello stesso periodo dell’anno scorso, ma comunque inferiore al trend europeo che conferma un incremento complessivo del livello di carichi oltre il 70%. Nei mesi da agosto a ottobre, in Italia, secondo le rilevazioni del Barometro Trasporti di Timocom, il rapporto carichi/mezzi è passato dalla punta più alta di luglio (56:44) al 39:61 di ottobre, mantenendosi nel mezzo sempre intorno al 40%. Oggi siamo al 34:66, il che significa che ci sono poche merci da caricare. Il mercato appare dunque poco promettente per il rush di fine anno, almeno fino a dicembre dove, come al solito, il periodo natalizio dovrebbe infondere nuova linfa alle contrattazioni. Il trasporto italiano si è appoggiato nel terzo trimestre, anche qui come da copione, soprattutto al mercato interno che resta confortante (69:31) e, con una certa sorpresa, allo scambio con la Francia (69:31 anche in questo caso), il nostro “cliente” più attivo. Leggermente più sotto Germania e la new entry Ungheria che mostrano oggi un buon rapporto di 55:45. Il mercato in entrata dà soddisfazione con le Nazioni piccole: l’Austria (80:20), la Repubblica Ceca (75:25), ancora l’Ungheria (66:34) e la Slovenia (61:39). Anche qui si confermano Paesi che già in passato erano stati protagonisti nel nostro import.
La situazione in Europa – Il terzo trimestre 2017 europeo, come detto, ha fatto registrare una quota di carichi nettamente superiore alla quantità di mezzi disponibili, con un rapporto medio carichi/mezzi pari a 71:29. Sono valori record in rapporto agli anni precedenti (2015 tra il 45 e il 50% e 2016 tra 55 e 60%) che vanno collegati all’aumento delle esportazioni dell’8 % in Germania e del 6% in Italia rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Parrebbe il segno di un’economia sempre più solida e in crescita, un vantaggio per il settore dei trasporti che però mostra una scarsità di mezzi disponibili (a livello europeo). Se poi si considera che i mesi estivi, con il bel tempo, sono spesso garanzia di un aumento della domanda, la situazione sotto trend dell’Italia non può soddisfare. Il problema che affligge l’Europa, in altri termini, è solamente quello della mancanza di conducenti, mentre in Italia, oltre ai pochi autisti, la questione più urgente è quella di trovare qualche carico in più.
Previsioni di fine anno – Secondo Gunnar Gburek, portavoce di Timocom, il quarto trimestre dell’anno dovrebbe confermare l’elevata quantità di carichi, «un fattore positivo per i fornitori di servizi di trasporto, i quali hanno maggiori possibilità di ottenere prezzi accettabili. Al contempo, però, è necessario essere in grado di affrontare l’aumento della mole di lavoro, così da evitare un rallentamento dei ritmi». Lo squilibrio continentale tra carichi e mezzi dovrebbe quindi continuare, sperando che il fenomeno si estenda anche alla nostra Penisola.
Carichi/veicoli disponibili **Relazione inversa**
Italia – tutti gli altri Paesi 34/66 45/55
Italia-Italia 69/31 ——-
Italia-Francia 69/31 38/62
Italia-Germania 56/44 34/66
Italia-Svizzera 47/53 18/82
Italia-Repubblica Ceca 34/66 75/25
Italia-Gran Bretagna 49/51 12/88
Italia-Spagna 39/61 27/73
Italia-Austria 32/68 80/20
Italia-Belgio 18/82 22/78
Italia-Paesi Bassi 14/86 29/71
Italia-Ungheria 56/44 66/34
Italia-Slovenia 39/61 61/39
Italia-Polonia 25/75 55/45
** Dati al 9/11/17, ore 10:30-11:00