Il solito autotrasporto: sempre in mezzi ai guai. A denunciare l’ennesimo pasticcio ieri, 23 marzo, era stato il presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, che dopo aver letto in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge Ucraina, quello che contiene anche molte norme utili a sostenere l’autotrasporto, peraltro concordate in sede di redazione del protocollo di intesa tra associazioni di categoria e governo, era balzato sulla sedia. Perché nelle misure relative al gasolio e rimesse alla competenza della presidenza del Consiglio, c’era quella riduzione generalizzata delle accise di 25 centesimi che per l’autotrasporto era quasi una beffa. Per la semplice ragione che il settore già gode del rimborso accise di 21 centesimi per ogni litro di gasolio, per cui gli effetti della misura introdotta, almeno per i veicoli oltre le 7,5 tonnellate e di classe euro 5 ed euro 6, erano leggerissimi.
Chiaro che per fornire all’autotrasporto un reale sostegno bisogna andare ad attingere a quel fondo di 500 milioni, sempre presente nel decreto Ucraina, che per diventare operativo richiede un decreto ministeriale da approvare entro 30 giorni.
Taglia corto, quindi, Genedani e spiega che più che interpretazioni fantasiose della normativa, adesso «serve che il Ministero ci convochi urgentemente per definire le modalità di erogazione di questi 500 milioni di euro, che devono essere destinati immediatamente a beneficio degli autotrasportatori, affinché già nelle prossime settimane ricevano direttamente liquidità nelle proprie casse aziendali».
Richiesta chiara, risposta immediata. Appena qualche ora dopo, infatti, la viceministra Teresa Bellanova convoca le associazioni di categoria dell’autotrasporto già per questa mattina, 24 marzo, alle 11.30. Un nuovo episodio di quella serie chiamata «Tavolo», che mostrerà come «proseguire nel confronto in ordine alle questioni afferenti al settore», a partire proprio dal Fondo istituito con l’ultimo decreto.
Insomma, mai come in questo caso il finale è obbligato: continua…