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Tempi di attesa già in ritardo: rimandato il Cdm. Uggè: «Buone norme, ma facciamo presto»

Era atteso per ieri il Consiglio dei ministri che avrebbe dovuto approvare il decreto legge Infrastrutture con le norme a favore dell’autotrasporto, frutto di un intenso confronto tra associazioni datoriali e ministero delle Infrastrutture. Secondo fonti di maggioranza lo slittamento sarebbe da imputare ad alcune limature richieste dalla Presidenza della Repubblica. Paolo Uggè, alla guida di FAI e Presidente di Unatras aveva già fatto sapere che “ritardi incomprensibili non saranno accettati in silenzio dalla categoria”

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Anche in questo caso l’attesa si allunga. Così le norme che promettono di accorciare le attese al carico slittano e lasciano l’autotrasporto (ancora) in attesa. Il Consiglio dei ministri che ieri avrebbe dovuto dare il via libera al decreto Infrastrutture è stato sconvocato già in tarda mattinata per alcune frizioni interne alla maggioranza, aggravate da segnalazioni arrivate dalla Presidenza della Repubblica riguardo in particolare una norma che sblocca la concessione di un terminal nel porto di Genova a favore del Gruppo Spinelli. Non è stata ancora fissata una nuova data per la convocazione, ma si ipotizza che possa tenersi lunedì 19 maggio.

La bozza, approvata dal Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi di Palazzo Chigi, che Uomini e Trasporti ha anticipato nei giorni scorsi, in realtà interviene su molti dossier, tra cui il Ponte sullo Stretto e il Codice Appalti. L’articolo 4 ridisegna la normativa sui tempi di attesa riducendo il limite di franchigia dalle attuali due ore a novanta minuti e aumentando fino a 100 euro il compenso orario dopo questo termine. Interviene anche sui tempi di pagamento con la possibilità di tirare in ballo l’Antitrust in caso di mancato rispetto del limite di 60 giorni e stanzia circa 12 milioni a favore del settore. 

“I contenuti del decreto – ha dichiarato Paolo Uggè, presidente di Unatras– e in particolare quelli previsti dall’articolo 4, coinvolgono, come previsto dalle normative vigenti, tutti i soggetti della filiera logistica, nel rispetto delle disposizioni che garantiscono la sicurezza sociale e della circolazione”. Unatras benedice il testo, ma chiede di fare presto. “Le misure contenute nel decreto, che prevede anche risorse economiche adeguate, sono la risposta che la categoria attende da tempo. Ritardi incomprensibili non saranno accettati in silenzio dalla FAI e dall’Unatras, che – dopo un’intensa trattativa – hanno sottoscritto con il Ministro Salvini un protocollo chiaro e vincolante.”

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