Meno cari i pedaggi autostradali a partire dal 2026, molto più equilibrati e legati alla qualità delle infrastrutture e agli investimenti dei concessionari, mentre è in arrivo un risarcimento ad hoc per chi rimane bloccato nel traffico provocato dai cantieri. Buone notizie anche per il cargo ferroviario: a sostegno del comparto che sta vivendo un periodo particolarmente complicato per il calo del traffico dovuto ai lavori sui binari, arriva uno sconto del 30 percento sul costo del pedaggio per l’accesso alla rete, applicato già a partire dal 1° luglio scorso. Sono questi i punti più importanti della 12° Relazione annuale dell’Autorità per la regolazione dei Trasporti, illustrata oggi alla Camera dei Deputati dal Presidente, Nicola Zaccheo.

I nuovi pedaggi a partire dal 2026
In prima linea il lavoro che l’Art ha condotto sul riassetto del regime concessorio delle autostrade, riscritto dal Ddl Concorrenza e modificato dal Dl Infrastrutture. Con la riforma, il ruolo dell’Art diventa vincolante, così l’Autorità ha rivisto completamente il sistema tariffario che determina i pedaggi da applicare sia alle nuove concessioni che per l’aggiornamento di quelle vigenti. La consultazione pubblica sul nuovo schema è terminata il 16 luglio scorso, mentre ora si sta procedendo alle valutazioni delle osservazioni, ma il via libera definitivo dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. La novità assoluta nella definizione dei pedaggi autostradali sta nell’equilibrio ricercato tra “tra l’esigenza di conservazione dell’equilibrio economico-finanziario della concessionaria – ha spiegato Zaccheo – la sostenibilità degli investimenti e la necessità di contenere i costi per l’utenza, promuovendo una gestione sempre più improntata a criteri di efficienza, responsabilità e trasparenza”. Insomma, sembra archiviato il modello di pedaggio unico preso in considerazione all’inizio dal Governo, ma anche quello applicato alla Pedemontana Veneta con il versamento diretto agli enti locali e un canone fisso per il concessionario (indipendentemente dai flussi di traffico). Di quanto scenderanno i pedaggi? “Difficile dirlo – ha risposto Zaccheo in conferenza stampa – la diminuzione sarà generalizzata”. I primi ritocchi potrebbero arrivare a partire da gennaio 2026 in corrispondenza dell’aggiornamento delle tariffe per alcuni concessionari, ma secondo l’Art, il grosso dovrebbe arrivare nel 2027 con un maggior numero di concessioni che andranno a gara rinnovando quindi gestori e contratti.
Rimborsi ad hoc per i cantieri in autostrada
Altra grande novità riguarda i rimborsi a cui potranno accedere gli utenti che non usufruiranno correttamente delle infrastrutture autostradali a causa della presenza di cantieri o altri impedimenti. Con la delibera 132 del 2024 l’Autorità ha adottato misure per garantire agli utenti maggiore trasparenza e accessibilità alle informazioni utili per programmare un viaggio in autostrada, ad esempio i tempi di percorrenza, distribuzione di colonnine di ricarica elettrica e altri servizi, nonché informazioni rispetto al calcolo del pedaggio e ai sistemi di pagamento. Un secondo atto regolatorio, emanato quest’anno, intende disciplinare invece la possibilità di richiedere il rimborso del pedaggio in caso di presenza di limitazioni all’utilizzo dell’infrastruttura che viene calcolato in base alla riduzione del pedaggio relativo alla tratta interessata. Un provvedimento, anche questo, in corso di approvazione e di consultazione pubblica che potrebbe essere definitivamente approvato nelle prossime settimane e si aggiungerebbe all’attività risarcitoria messa in atto dall’Art a favore dei consumatori sul fronte dei viaggi in aereo, nave, bus e treno. Questo “servizio conciliazioni” ha gestito, da quando è stato avviato nell’aprile 2023, circa 45mila istanze – ha sottolineato Zaccheo – di cui oltre il 97% ha interessato il trasporto aereo, con più del 43% concluse con esito positivo. Ad oggi – ha riferito – lo svolgimento delle procedure di conciliazione ha consentito di riconoscere agli utenti rimborsi per un importo complessivo di quasi 6 milioni di euro”.
Lo sconto per il cargo ferroviario
Sul fronte del cargo ferroviario, invece, l’Autorità ha approvato la nuova proposta tariffaria per il periodo 2025-2029 disponendo alcuni necessari correttivi. Nella definizione delle tariffe è stata adottata una base costi certa e verificata. “Sono particolarmente soddisfatto del risultato ottenuto – ha detto Zaccheo – che arriva al termine di un procedimento complesso. Con riguardo al trasporto merci – ha spiegato il Presidente – con lo scopo di sostenere le imprese attive in questo settore in un momento caratterizzato da forti criticità operative, il pedaggio da essere dovuto per l’accesso alle infrastrutture nazionali è stato ridotto di oltre il 30%. E infine il gestore delle infrastrutture nazionali ha anticipato l’entrata in vigore di tale misura dal 1° gennaio 2026 al 1° luglio 2025”.