La Cina accelera anche sulle strade europee. Dopo aver conquistato il mondo delle costruzioni, Sany sbarca nel trasporto su gomma con il trattore elettrico e263 4×2, pronto a sfidare i giganti europei del diesel già dal primo trimestre 2026. Un ingresso strategico che promette di cambiare le carte in tavola per le flotte italiane e continentali.
Il nuovo e263 non è un semplice camion elettrico: monta una batteria LFP da 636 kWh su piattaforma a 800 volt, garantendo oltre 500 km di autonomia con 42 tonnellate di peso lordo. Con un peso a vuoto di 10,9 tonnellate, offre una portata utile competitiva per un veicolo con questo tipo di alimentazione..
Sotto il cofano, due motori elettrici sprigionano 420 kW continui e 730 kW di picco, una potenza capace di rivaleggiare con molti trattori diesel europei. La ricarica rapida CCS 400 kW, presto affiancata dal sistema MCS megawatt, promette tempi di fermata ridotti, mentre sospensioni pneumatiche complete e sistemi di sicurezza avanzati (ADAS) assicurano comfort e protezione al volante.
Sany pensa anche alla flessibilità operativa: l’e263 offre tre PTO per attrezzature idrauliche, rimorchi ribaltabili o silos e rimorchi refrigerati. E sul fronte economico, la promessa è chiara: un ritorno sull’investimento rapido con un TCO solo leggermente superiore a un diesel, rendendo il passaggio all’elettrico una scelta concreta per le flotte italiane.
L’assistenza si presenta solida: grazie a oltre 700 officine Alltrucks in Europa e a Putzmeister per la logistica dei ricambi, i camionisti possono contare su diagnostica remota, assistenza stradale e contratti fino a 10 anni.
«Il nostro ingresso in Europa nasce dal successo dei modelli 8×4 nel settore delle costruzioni pesanti», spiega Kevin Eichele, responsabile sviluppo prodotto di Sany eTrucks Europe. E il 2026 vedrà anche l’arrivo delle versioni rigide dell’e263, pronte a completare l’offerta.
