Ripristinare il sorpasso dei mezzi pesanti, limitando i divieti generalizzati; tutelare maggiormente gli autisti da addebiti economici e da dumping contrattuale; riformare l’art. 179 Codice della strada per evitare sanzioni improprie su tachigrafo e documenti di guida. Sono i tre punti contenuti nella proposta di legge che la LAAIS (Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani) presenterà la prossima settimana alla Commissione Trasporti del Parlamento. L’obiettivo dell’iniziativa è di migliorare la competitività della logistica nazionale, tutelare gli autisti e superare alcune criticità normative che, secondo i proponenti, penalizzano il settore. Per questa ultima parte la proposta di legge mira a modificare parti del Codice della Strada e del Contratto Collettivo Nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni.
“Presenteremo la nostra proposta al Parlamento – spiega Tania Andreoli, presidente di LAAIS – in particolare alla Commissione Trasporti dove speriamo che venga accolta e portata avanti in modo bipartisan. Abbiamo scelto un percorso istituzionale, ma ci rivolgiamo anche ai tecnici che hanno sicuramente contezza dei problemi, e coinvolgeremo anche il Comitato Centrale dell’Albo. Nel frattempo abbiamo depositato la proposta alla SIAE. Perseguiamo in sintesi una soluzione concreta e strutturata, che affronti pure alcuni aspetti che, al momento in cui le norme venivano emanate, non erano presenti e quindi vanno disciplinati adeguatamente”.
“Oggi il trasporto merci su strada è afflitto da mille problemi – aggiunge il vicepresidente di LAAIS, Giuseppe Neri – Solo per fare un esempio pensiamo al limite di velocità che in Italia è a 80 km/h, unico esempio nel Continente. Non abbiamo rispettato completamente il pacchetto mobilità stanziato dall’Europa, non abbiamo aggiornato le infrastrutture, non abbiamo dato elasticità all’autotrasporto. Io che parto dalla Sicilia per andare a Milano faccio gli stessi chilometri di un altro trasportatore che va in Europa, però a condizioni più penalizzanti. E aggiungiamoci pure un caro gasolio più alto, un’inflazione più elevata, una concorrenza ancora più sleale e la cronica mancanza di personale viaggiante. A tutto questo dobbiamo aggiungere un’ulteriore complicazione come il divieto di sorpasso o le multe contestabili del cronotachigrafo? Non mi pare giusto”.
Ma vediamo più da vicino il contenuto del disegno di legge.
La disciplina del sorpasso
La proposta contesta i recenti divieti di sorpasso per i mezzi pesanti (art.148 CdS), introdotti in alcuni tratti autostradali come l’A1 e l’A22, ritenendoli contrari ai principi europei sulla libera circolazione delle merci (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e altri trattati) e dannosi per la competitività economica e l’efficienza del trasporto merci su gomma. Inoltre i divieti causerebbero ritardi, congestioni e aumento dello stress psicofisico degli autisti, non avendo anche una base tecnica ed essendo stati introdotti sull’onda emotiva di eventi recenti.
Si chiede quindi il ripristino della possibilità di sorpasso dei mezzi pesanti, quando eseguito in sicurezza, come previsto dal CdS stesso. Il sorpasso – secondo la proposta e secondo precedenti della Corte di Cassazione – sarebbe una manovra necessaria per mantenere fluido il traffico, salvo condizioni di pericolo specifiche.
Danni ai veicoli aziendali, subvezione e dumping contrattuale
Il secondo punto riguarda la modifica degli artt. 32 e 42 del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni
Per il primo articolo la LAAIS ritiene che la normativa attuale lasci troppo spazio a responsabilizzazioni improprie degli autistiriguardo ai danni ai mezzi. Si propone perciò di rendere obbligatorie le coperture Kasko sui veicoli aziendali; escludere ogni addebito al lavoratore, salvo casi documentati di dolo o colpa grave; rafforzare l’obbligo per le aziende di comunicare le condizioni assicurative ai dipendenti.
Per la seconda norma, si sottolinea come il settore soffra ancora gravemente di subappalti e subvezioni (specie nel Mezzogiorno e nelle Isole) e sia inoltre afflitto da fenomeni di dumping che peggiorano salari, condizioni di lavoro e produttività. La proposta chiede di conseguenza di introdurre un modello analogo alle tariffe “forcella” e ai costi minimi e creare nuovi punti di raccolta (slot) per accorciare le tratte e ridurre così il ricorso ai subappalti.
Normativa sul cronotachigrafo
Per quanto riguarda infine la terza questione, quella dell’applicazione delle norme sul cronotachigrafo (art. 179 CdS), la proposta denuncia utilizzi “fantasiosi” dell’articolo, con sanzioni sproporzionate (sospensione o revoca patente) e multe e decurtazioni punti per comportamenti non previsti dalla norma (es. doppia scheda o mancato inserimento della scheda del secondo conducente).
Secondo il testo l’art. 179 punisce solo la mancanza, manomissione, alterazione o non funzionamento del cronotachigrafo, prevede come sanzione solamente quella pecuniaria (salvo manomissioni gravi) e non autorizza la sospensione della patentenei casi citati.
La proposta chiede quindi una riscrittura completa dell’art. 179 CdS, per aggiornarlo e impedirne interpretazioni arbitrarie.
Si evidenzia infine la confusione frequente tra patente di guida e Carta di Qualificazione del Conducente (CQC), con l’erronea decurtazione punti dalla prima anziché dalla seconda.
A questo link il testo integrale della proposta di legge.


