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Pesi e dimensioni, c’è l’accordo Ue su mega-camion e mezzi elettrici fino a 44 tonnellate

Via libera nell’ambito del Consiglio dei ministri dei Trasporti Ue a un accordo politico su input della Presidenza danese sul restyling della direttiva che introduce facilitazioni per l’uso dei mezzi più pesanti e lunghi tra gli Stati europei, mentre concede più spazio e peso per i veicoli a zero emissioni per fare accogliere la tecnologia. Il dossier rimane al centro di un acceso dibattito: applaude al passaggio l’IRU, mentre l’industria ferroviaria europea punta il dito contro la perdita di competitività. Ora comincia l’iter normativo per l’approvazione, non privo di possibili stop and go

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Avanti tutta per il trasporto su strada transfrontaliero in Europa: facilitazioni per i mega-camion e per i mezzi pesanti a zero emissioni con compensazioni del peso fino a 44 tonnellate. E’ questo il risultato del compromesso, dopo un lungo braccio di ferro, raggiunto su input della Presidenza danese ieri a Bruxelles durante il Consiglio dei ministri dei Trasporti sulla direttiva pesi e dimensioni dei mezzi pesanti. 

Il passo del Consiglio, che di fatto ha decretato l’attenzione sul dossier, osteggiato da diverse parti, tra cui il mondo ferroviario europeo, è stato il raggiungimento di un accordo politico. Ora si apre l’iter normativo Ue che prevede il passaggio all’esame del cosiddetto trilogo (Commissione, Consiglio, Parlamento) per l’approvazione definitiva, durante il quale, il testo ancora non blindato, potrebbe subire attacchi e modifiche da parte di singoli Stati. Tra i diversi passaggi, al netto di eventuali stop, l’approvazione definitiva del nuovo testo potrebbe arrivare non prima della metà del 2026.

IRU favorevole ai mega-camion

Favorevole all’impostazione del compromesso, l’IRU. L’associazione internazionale del trasporto su strada ha definito l’approccio generale del provvedimento equilibrato: “consente la diffusione dei veicoli a zero emissioni – si legge in una nota – e migliora l’efficienza operativa, rafforzando gli incentivi al trasporto intermodale e promuovendo l’armonizzazione e la semplificazione a livello Ue”. “L’industria del trasporto stradale – ha dichiarato Raluca Marian, Direttrice Advocacy dell’IRU per l’UE – aspettava da molto tempo la posizione negoziale del Consiglio. Finalmente possiamo procedere verso i negoziati in trilogo. Ci auguriamo che i negoziatori del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione possano raggiungere un accordo solido che non solo incoraggi l’uso di veicoli a zero emissioni, ma consenta anche l’impiego su più ampia scala di veicoli ad alta capacità rispetto a oggi”.

Anche Fiap sta seguendo il dossier “portando sui tavoli istituzionali la voce di un settore che ha bisogno di regole certe, stabili e applicabili sul piano reale, e auspicando un dialogo preventivo e proattivo su tutte le tematiche relative in calendario a livello europeo”.

Contrario il mondo ferroviario

Di tutt’altro parere l’industria ferroviaria europea. Una coalizione di organizzazioni del settore, tra cui UNIFE, CER, ERFA, Rail Freight Forward, UIP e UIRR, punta il dito contro il ritiro della direttiva sul trasporto combinato che avrebbe dovuto camminare di pari passo con questa che allunga e appesantisce i camion creando, a loro avviso, una disparità competitiva tra le due modalità. “Con l’adozione odierna da parte del Consiglio di un orientamento generale sui pesi e le dimensioni dei veicoli commerciali stradali – si legge in una nota – il settore del trasporto su strada può aspettarsi guadagni economici, ma la società dovrà attendere una riduzione dell’impatto ambientale della logistica”. Le associazioni che in Europa rappresentano il trasporto merci ferroviario e intermodale sottolineano “l’impatto dannoso che la proposta potrebbe avere, ampliando consapevolmente il divario di competitività che ha svantaggiato il trasporto merci ferroviario per troppo tempo”.

Mezzi più pesanti

Tra le novità più importanti contenute nel testo arrivato in Consiglio dei ministri Ue, il sostegno ai mezzi pesanti a zero emissioni, elettrici o a idrogeno, per i quali è prevista la possibilità di derogare le norme sul peso, arrivando a 44 tonnellate per compensare il peso aggiuntivo dovuto alle tecnologie su tutto il territorio dell’Unione Europea e il via libera ai cosiddetti EMS, ovvero i Sistemi modulari europei già in uso in alcuni paesi, nei collegamenti transfrontalieri tra diversi stati membri che ne permettono l’uso, attraverso accordi bilaterali. 

Per quanto riguarda il peso, il Consiglio, concordando sul bonus superiore per far spazio alla tecnologia, guarda anche alle infrastrutture che potrebbero risentire del carico eccessivo. Per questo motivo, il Consiglio differenzia la tolleranza di peso tra veicoli a emissioni zero a 5 assi e veicoli a emissioni zero a 6 assi. Per quanto riguarda la lunghezza, per i veicoli a emissioni zero sarà consentita una lunghezza aggiuntiva di 0,9 m, in modo da concedere più spazio per l’installazione di tecnologie a emissioni zero. Via libera anche ai carichi indivisibili che potranno utilizzare mezzi con pesi e misure potenziate, mentre il testo esprime maggiore attenzione ai controlli, con obblighi incrementali per gli Stati membri su pesatura dinamica, verifiche digitali e interoperabilità delle informazioni. Infine, il testo esprime anche una certa flessibilità nazionale, per consentire agli Stati di adattare la riforma in base alla conformità delle proprie infrastrutture senza bloccare gli avanzamenti comuni a livello comunitario. 

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