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Green Planet Logistics: “La rete rafforza l’autotrasporto, ma ancora molti paletti burocratici”

La prima rete d’imprese, composta da 14 aziende di trasporto e logistica, iscritta all’Albo degli autotrasportatori e al REN ha organizzato la seconda convention a Tirano (Sondrio). “La logistica collaborativa – dice il presidente Fraconti a Uomini e Trasporti – rimane l’unica strada per affrontare il futuro per le realtà medio-piccole”. Al via commesse complesse come la gestione della logistica della competizione Nastro Rosa della Marina Mercantile che per tre mesi solca i mari italiani. “Ci siamo divisi le tappe, ottimizzando mezzi e autisti”

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“Da soli non si va da nessuna parte”. Specie se sei una piccola realtà dell’autotrasporto, un’azienda a conduzione familiare con grande specializzazione, ma senza la forza necessaria per affrontare le grandi sfide del futuro e portarsi a casa commesse cospicue per le quali occorre professionalità, ma anche una buona dose di flessibilità e massa critica. È questo il discorso alla base di Green Planet Logistics, la rete d’imprese, nata due anni fa per riunire 14 realtà distribuite lungo tutto lo Stivale, ricche di diverse specializzazioni che vanno dal trasporto dei rifiuti alla logistica dei grandi eventi sportivi, fino ai corrieri espressi, ai servizi per i cantieri edili e all’intermodalità ferroviaria. Il nuovo soggetto, la prima rete d’impresa ad essere iscritta all’Albo degli autotrasportatori e al REN, ha riunito i componenti pochi giorni nelle seconda convention che si è svolta a Tirano, in provincia di Sondrio, sede di una delle aziende affiliate. “La progressiva riduzione del numero di imprese italiane attive nei trasporti – ha detto il presidente della rete Claudio Fraconti nella relazione introduttiva – le nuove aggregazioni, verticali e orizzontali, sempre più diffuse, l’impatto delle normative ambientali, destinate a ridefinire parchi mezzi e infrastrutture e il ruolo delle numerose associazioni di categoria, sia datoriali che sindacali, fanno sì che siamo sempre più necessarie forme di logistica collaborativa”.

Claudio Fraconti, presidente di Green Planet Logistics

Tuttavia, il percorso delle reti d’impresa nel trasporto rimane in salita. “Sono ancora molti – racconta Fraconti a Uomini e Trasporti – i paletti di carattere burocratico che incontriamo sul nostro cammino. Per l’iscrizione all’Albo, un passaggio fondamentale per cominciare a lavorare come unica realtà, ci abbiamo impiegato due anni. Ringrazio il presidente Enrico Finocchi per l’impegno e il sostegno che ci ha dato per l’iscrizione, un passaggio fondamentale per presentarci a tender e gare d’appalto come entità unica”. La burocrazia porta nodi anche sul fronte degli incentivi e degli appalti. “In caso di bandi pubblici, come il LogIN Business per la digitalizzazione della logistica – spiega Fraconti – alla rete d’impresa non viene riconosciuto il regime “de minimis”, un passaggio fondamentale visto che nel caso specifico riconosce il diritto alla copertura del 100% delle spese sostenute per l’attuazione dei progetti di digitalizzazione. “Anche nell’ultimo contratto di lavoro – continua il presidente di Green Planet Logistics – l’articolo 42 che tutela la filiere in caso di contratti di appalto non riconosce il ruolo delle reti d’impresa”.

La collaborazione della rete è comunque già bene avviata. “In questi due anni abbiamo lavorato insieme, coprendo forniture alle quali singolarmente non avremmo potuto rispondere – spiega Fraconti – per esempio la logistica della regata Nastro Rosa della Marina Militare. Ci siamo divisi le tappe, ogni azienda ha coperto un pezzo del percorso in sinergia, ottimizzando mezzi e autisti”.

Inoltre, la rete, che può contare su oltre 1.600 veicoli di proprietà, 900 dipendenti diretti, 500.000 m² di infrastrutture logistico-industriali, con terminal intermodali e raccordi ferroviari, per oltre 180 milioni di euro di fatturato consolidato, comincia a presentarsi anche come soggetto unico verso i fornitori. Stiamo approcciando sia con le case costruttrici – conclude Fraconti – che con le assicurazioni e vediamo che sta diventando un aspetto interessante”. E’ solo l’inizio.

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