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La tesi di Laura

Quanto insegna un errore

Chissà come sarebbe stata la nostra vita se quei segni rossi riportati su un compito in classe fossero stati spiegati e compresi. Chissà quanti minori incidenti ci sarebbero se ognuno, di fronte agli imprevisti critici segnati dalla strada, sapesse già come reagire perché qualcuno glielo ha suggerito

Io, camion in pensione

Fermarsi e riposare non è male. Però – lo ammetto – l’idea di dover fermare i miei otto cilindri e tutti quei cavalli sempre...

E se noleggiassimo gli autisti?

È sabato mattina, prestissimo. L’orologio segna le sette e io sono già stata catapultata in un bar lungo l’autostrada a bere un caffè. Doppio,...

Promessa: Natale con i tuoi

Si contano sulle dita di una mano gli autisti che hanno avuto il privilegio di assistere alla recita natalizia dei propri figli. E sono pochi anche quelli che sono riusciti a essere presenti quando i piccoli pargoli soffiavano sulla torta di compleanno. Addirittura, qualcuno era in trasferta pure quando sono nati. Ma questi sacrifici, che portano a cancellare ogni traccia personale dalla propria vita per lasciare sedimentare soltanto il lavoro, prima o poi chiedono il conto

La verità? Non gli piaci abbastanza

È la passione ad accomunare lavoro e amore. Un sentimento nutrito di miraggi e della sofferenza indotta dalla disillusione. Eppure a noi umani piacciono le cose difficili da avere: in amore la persona giusta, nel lavoro il ricambio generazionale

La patente a 18 anni? Un vuoto da colmare

Lo ammetto: quando ho sentito per la prima volta parlare di patenti superiori a diciotto anni ho storto il naso. Anche perché nutro una repulsione naturale verso chi affronta i problemi con lo stesso approccio con cui si infila un tappo. Poi, ci ho pensato e ho immaginato che, se il conseguimento del permesso di guida si accompagnasse ad altro, se fosse parte di un progetto formativo più completo, potrebbe portare molto lontano. E allora, perché non provarci?

Cosa provoca gli incidenti

Rispondere a questa domanda equivale a sottoporsi a una seduta psicanalitica armati di uno specchio retrovisore su cui far scorrere il proprio quotidiano, fatto di ritmi incessanti, traffico congestionato, cambi di programma repentini, orari ferrei da rispettare, scarichi e attese da sopportare e poi tempi (impossibili) da recuperare. Sono gli angoli ciechi della nostra umanità, in cui si annidano affanno e distrazione

Ripulire l’autotrasporto. Non soltanto dalle emissioni

La transizione è utile per chi mira a pulire l’ambiente. Ma qui si tratta anche di eliminare da un settore tanti strati di sporco. Quelli costituiti da richieste “fuori dal tempo” della committenza, da mancanza di pianificazione, da carenza di infrastrutture in cui ricaricare autisti stanchi e da tante altre carenze da sottoporre a metamorfosi

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