Nel 2022 gran parte dell’informazione e del dibattito che riguarda i veicoli industriali si è focalizzato sulla trazione elettrica, ma il diesel non è in pensione e non lo sarà ancora per alcuni anni. Lo prova il fatto che a livello comunitario si stanno definendo gli standard dell’Euro VII. I costruttori continuano a investire quindi sul diesel e come lo stanno facendo lo spiega in questo episodio di K44 Podcast Domenico Andreoli, responsabile Marketing di Mercedes-Benz Trucks Italia
https://youtu.be/T2NYihsuO5E
Quando si tratta di prendersi una pausa per mangiare, la trattoria rimane ancora il posto più gettonato tra gli autisti. Un po' per tradizione...
Come gestire l’ansia quando l’area di sosta non c’è? Vale a dire, se i tempi di guida sono terminati e non c’è posto per parcheggiare, come si placa il senso di preoccupazione? È meglio fermarsi prima che si crei il «pienone» oppure uscire dall’autostrada? Laura Broglio dice che «la pianificazione è una delle competenze necessarie all’autista per antonomasia. Una pianificazione attenta prima del viaggio, infatti, aiuta a individuare delle soluzioni»
«Noi siamo il tempo», come dice Oliver Burkeman, perché la nostra vita è un continuo susseguirsi di momenti presenti. Ma nel caso degli autisti, che valore acquisisce il tempo passato in attesa in un parcheggio dove l’unica cosa che scandisce i minuti sono i numeri sullo schermo di un tachigrafo? Laura Broglio dice che le soste, così come le attese, «sono deleterie per noi autisti perché sentiamo di non avere il controllo del nostro tempo, costretti in luoghi e spazi dove non riusciamo a socializzare a incastrare un’attività fisica regolare oppure a socializzare». Ed è per questo che, sostiene Laura, le aree di sosta dovrebbero avere anche la funzione di spazio sociale. Ma soprattutto, il progresso dovrebbe essere orientato verso una migliore organizzazione del traffico in modo da limitare le pause settimanali fuori
Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo fatto sosta in un’area di servizio. Ma se da piccoli sembrava quasi un’isola del tesoro, piena di leccornie e oggetti colorati, da adulti questo posto è diventato sinonimo di fugacità e, in qualche caso, di costrizione e sofferenza. Laura Broglio dice che queste aree sono il posto ideale per gli automobilisti che vogliono fare una breve pausa, sgranchirsi le gambe, mangiare qualcosa o fare rifornimento, ma diventano un vero e proprio incubo se a servirsene sono i camionisti. Carenza di posteggi, mancanza di docce e totale assenza di servizi rendono infatti la situazione italiana una delle peggiori nel panorama europeo
Dopo il successo della prima stagione, torna «Una settimana con Laura Broglio», la web serie firmata da K44 che racconta il trasporto in una forma nuova, diversa e più profonda, senza tecnicismi e mettendo l'autista al centro di tutto. Nella seconda stagione, in onda in cinque episodi da lunedì 19 a venerdì 23 dicembre 2022, Laura Broglio ci porta a scoprire il mondo del trasporto in compagnia dell'Iveco S-Way 490
La paura fa (anni) Novanta. Quello dei ‘90 è stato un decennio «in bilico», schiacciato tra la fine degli spensierati anni ’80 e l'incertezza di un nuovo millennio pieno di incognite. Le speranze nate dalla caduta del Muro di Berlino si tramutarono presto in illusioni e il crollo dell’Unione Sovietica alterò pesantemente la bilancia dei poteri internazionali, dando vita a un’epoca di transizione inquieta e imprevedibile. L’Europa si scoprì piena di nuovi «muri», fatti di rinnovata conflittualità, di inquietudini sociali e di discrasie economiche e culturali tra l’Est e l'Ovest. E anche l’autotrasporto italiano risentì di questo clima di cambiamento, schiacciato da una polverizzazione dell’offerta sempre più marcata e da una serie di riforme che fecero più danni di quanto si potesse immaginare.
Di questo si parla nel terzo episodio di «Le Ruote della Storia», la serie podcast di K44 dedicata alla storia dell’autotrasporto italiano, con le voci di Ezio Camusso (formatore e dipendete storico di Iveco), Massimo Condolo (storico e giornalista), Daniele Di Ubaldo (direttore di Uomini e Trasporti), Michele Latorre (direttore di Trasporto Europa) e Gennaro Speranza (giornalista di Uomini e Trasporti).
In Germania, su un percorso misto di strade pubbliche di 343 km (lo stesso utilizzato nel 2018), l’FH 460 da 32 tonnellate con I-Save ha ottenuto un significativo risparmio di gasolio ed AdBlue, raggiungendo una media di soli 21,48 litri per 100 chilometri