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Carta Tachigrafica: quando e come va estratta

Il tachigrafo registra il tempo di guida e quello di riposo. Ovviamente sulla carta del conducente. Questo potrebbe indurre a pensare che tanto vale lasciare sempre questa carta inserita. E invece non è sempre così. E le risposte alle domande dei nostri lettori chiariscono il perché.È obbligatorio togliere la carta tachigrafica al termine dell’attività lavorativa?Quali accorgimenti usare prima di partire di nuovo?E se eventualmente si trascorre il riposo in cabina è sempre necessario estrarre la carta dal tachigrafo?

Starei in riposo ma… «Ehi, autista: c’è da spostare il camion perché ingombra!»

L'autista è in riposo, come la legge gli impone. Poi però accade l'imprevedibile. Un poliziotto bussa sul finestrino e chiede di spostare il camion perché rende difficoltoso il passaggio dei veicoli. Oppure, contrariamente a quanto accade di solito, il personale del magazzino lo chiama al carico prima del previsto. A quel punto che fare... E' quanto si chiede un nostro lettore che vuol sapere:Come mi devo comportare se interrompo il riposo per qualche minuto?Riesco in ogni caso a evitare la sanzione?Quali precauzioni devo utilizzare?

Farsi le ossa

Il mio medico mi ha raccomandato di mangiare più latticini e formaggio, perché il calcio rafforza le ossa. Non amando molto i latticini, posso magiare altre cose che non siano integratori? E poi, questo mi aiuterebbe anche a guarire prima nel caso di una frattura?

Periodi di guida: quando scatta la funzione «out»

Nelle aree private non si applica il codice della strada, né c'è copertura assicurativa. Ma rispetto alle ore di guida come bisogna comportarsi.Detto più chiaramente, nella guida giornaliera va conteggiata anche quella svolta in un cantiere o all'interno di un'area privata, come per esempio il piazzale di un magazzino o l'interno di uno stabilimento?

Periodi di riposi… questi sconosciuti

Almeno un primato va riconosciuto anche al mestiere di autista: è l'unico lavoro in cui il riposo in alcuni casi diventa più stressante dei momenti di attività. Per il semplice motivo che non sempre la normativa che regola i periodi di riposo è chiara e poi in qualche caso subisce anche dei cambiamenti. Tutti, per esempio, erano convinti che i riposi settimanali potessero essere frazionati e invece adesso questa possibilità non esiste più. E che i dubbi siano tanti lo dimostrano pure le domande dei nostri lettori. Eccone due scelte tra le tante.1) Come si conteggia un riposo settimanale che cade in due settimane?2) Se non si consuma il riposo per intero come bisogna comportarsi nelle settimane successive? Si possono frazionare?

Elisabetta II compie 90 anni: a 18 è stata autista di camion

Il 21 aprile, Elizabeth Alexandra Mary più famosa come Elisabetta II compie 90 anni, 64 dei quali trascorsi sul trono del Regno Unito. Della regina più...

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