Network, magazzino, packaging e trasporto. Sono questi gli ambiti sui quali l’80% delle aziende committenti sta lavorando attualmente per rinnovare la propria domanda di logistica. Il 57% dei fornitori e autotrasportatori sta rispondendo utilizzando più di 3 soluzioni tecnologiche. Il dato, in anteprima assoluta per la prima uscita di “100 numeri”, emerge dall’ultimo studio dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Polimi e verrà presentato durante l’evento annuale in programma il prossimo 12 novembre a Milano. Si tratta dell’indicazione di una vera e propria rivoluzione in ambito logistico che sta interessando tutta la filiera, compreso il trasporto su gomma, e che fornisce il peso del cambiamento in atto: la stessa indagine condotta dall’Osservatorio 10 anni fa rivelava un tasso di impegno sul fronte della green logistics tra la committenza pari al 13%.
Una crescita dovuta alla spinta che l’obbligatorietà dei parametri ESG sta avendo in molte grandi realtà e, di conseguenza, la richiesta di sostenibilità che si ripercuote su tutta la filiera. È in questa ottica che il Politecnico ha indagato anche la reazione da parte del trasporto su strada. Come sta rispondendo? In modi diversi, verrebbe da dire per sintetizzare. L’indagine ha riscontrato l’utilizzo in contemporanea di diverse tecnologie dovuta alla disponibilità sul mercato di molte opportunità che rischiano di aumentare la confusione e l’incertezza da parte dei decisori. E che sta portando gli operatori a fare scelte plurime in fatto di alimentazione del veicolo e fonte energetica utilizzata. Infatti, il 57% di un sotto-campione di fornitori di logistica e trasportatori attivi nella transizione green analizzato dall’Osservatorio ha dichiarato di utilizzare più di 3 soluzioni contemporaneamente per rispondere alla richiesta di green logistics, tenendo presente un diverso grado di sviluppo della filiera.