Scatterà il 1° settembre il click day per l’accesso alle risorse del bando LogIN Business: 157 milioni derivanti dal Pnrr per l’acquisto di piattaforme digitali, software, soluzioni per digitalizzare i documenti e hardware per l’intermodalità. Dopo la pubblicazione del bando da parte di RAM Spa, la società in house del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, annunciata e attesa da tempo, è partita la corsa contro il tempo delle aziende di autotrasporto e della logistica che, stando alle indicazioni del bando, non possono acquistare in anticipo i dispositivi, ma devono completare i progetti entro il prossimo 30 aprile, che vuol dire avere tempi strettissimi: solo 7 mesi dalla richiesta dei contributi alla realizzazione e rendicontazione dei progetti. In più sull’erogazione del contributo pende la spada di Damocle del raggiungimento del target imposto dall’Ue: il bando, infatti, deve necessariamente raggiungere un minimo di 8.350 imprese. Altrimenti? Il decreto direttoriale pubblicato il 28 luglio scorso parla chiaro: al mancato raggiungimento del target “la Direzione si riserva di non emettere alcun provvedimento di assegnazione del contributo”.
Le aziende scaldano i motori
“Le software house – conferma Olga Landolfi, segretario generale di TTS Italia, l’associazione che raggruppa i maggiori produttori di dispositivi per i trasporti – sono pronte da tempo e i prodotti sono a disposizione. Nonostante i tempi ristretti, dobbiamo fare in modo che sia una cosa utile per il Paese, un’occasione che va sfruttata al massimo per la logistica”. Così, al di là delle tante espressioni di gratitudine e riconoscenza arrivate da diverse associazioni nei confronti del ministero dei Trasporti all’indomani della pubblicazione del bando, le aziende scaldano i motori per arrivare pronte all’appuntamento con la piattaforma che si aprirà dal 1° al 15 settembre sul sito di RAM Spa e del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Un percorso molto strutturato – ha detto Massimo Marciani (FitConsulting) che da tempo segue l’evoluzione del bando e ha messo a punto un decalogo-guida sugli incentivi – che può dare risultati importanti”.
Le 10 cose fondamentali da sapere sul bando
1. Il bando finanzia imprese italiane ed europee (con sede in Italia) che fanno trasporto merci o logistica.
2. Possono partecipare anche più aziende insieme, in forma aggregata, anche solo con una delega.
3. I progetti possono essere finanziati fino al 100% se rientrano nel regime “de minimis” o fino al 40% in cofinanziamento ordinario.
4. Le domande verranno valutate in ordine di arrivo: si tratta di un click day vero e proprio.
5. Sono ammesse spese solo da dopo l’invio della domanda. Nessuna retroattività.
6. Gli interventi devono concludersi entro il 30 aprile 2026 e devono essere rendicontati entro il 30 giugno.
7. Il finanziamento vale solo se il progetto ha ricadute sul trasporto ferroviario, vie d’acqua o sul trasporto multimodale sostenibile.
8. È vietato usare il bando per noleggiare beni: si può solo acquistare o realizzare soluzioni.
9. Le spese devono essere tracciate e rendicontate secondo regole PNRR molto stringenti.
10. Il bando ha un obiettivo vincolante: finanziare almeno 8.350 imprese, non solo progetti.
Che cosa si può finanziare con il bando
• piattaforme digitali per dialogare con clienti, caricatori o con la Piattaforma Logistica Nazionale;
• software e strumentazione per tracciare merci, ottimizzare i carichi e pianificare i percorsi;
• soluzioni per digitalizzare completamente la documentazione di trasporto (es. eCMR);
• moduli di formazione (anche online) collegati all’investimento digitale;
• hardware, software purché strettamente funzionale al raggiungimento degli obiettivi del bando.
Quando è possibile un contributo sul 100% degli investimenti
Quando l’azienda richiedente ha ancora spazio per ricevere contributi pubblici fino a 300.000 euro nell’arco di 3 anni, secondo le regole europee.
Se si rientra nel “de minimis” è possibile:
• chiedere il contributo fino al 100% del costo del progetto (IVA esclusa);
• non avere l’obbligo di dimostrare impatti sul trasporto multimodale;
• non cofinanziare con risorse proprie.
Quando il contributo si ferma al 40%
- Se l’azienda non rientra nel “de minimis” ottiene solo il 40% di contributo pubblico, e deve coprire il restante 60% con fondi propri.
- Deve dimostrare che il progetto produce un impatto concreto sul trasporto multimodale sostenibile.
- Deve monitorare e mantenere questi risultati per 3 anni.
- Servono più documenti e più impegni formali (capacità finanziaria, operativa, dichiarazioni, ecc.).
Come e quando presentare la domanda per i contributi
Si partirà il 1° settembre con le domande per accedere ai contributi. La piattaforma rimarrà aperta sul sito del Mit e di RAM Spa (che gestirà le procedure) fino al 15 settembre. Le modalità sono descritte nel decreto direttoriale del 28 luglio scorso che prevede una serie di indicazioni per la presentazione delle domande. Intanto, per chi deve accedere alla piattaforma sarà necessaria Pec attiva, firma digitale e Spid. Poi dovrà avere pronta la documentazione relativa al progetto con una relazione dettagliata, il cronoprogramma e la certificazione della capacità finanziaria (in caso di cofinanziamento) e della capacità tecnico-operativa per lo sviluppo del progetto.
Dichiarazioni e rendicontazioni
Le domande dovranno essere inoltrate esclusivamente attraverso la piattaforma digitale, mentre una prima dichiarazione attestante l’avvio dei progetti deve essere necessariamente presentata sempre attraverso la piattaforma digitale entro il 31 dicembre 2025 con la rendicontazione delle spese sostenute entro il 15 dicembre. Mentre è attesa entro il 30 aprile 2026 tutta la documentazione che attesta la realizzazione del progetto e le spese sostenute per il completamento del progetto.
Erogazioni dei contributi
L’erogazione del contributo avverrà secondo due modalità. Per le domande con costi previsti inferiori a € 150.000 sarà erogato in un’unica soluzione, previa attestazione della piena realizzazione dell’intervento e di presentazione di analitica rendicontazione. Mentre per domande con costi previsti pari o oltre € 150.000, sarà erogato il 30% a titolo di anticipazione a seguito di presentazione di formale richiesta, da inviare entro e non oltre 30 giorni dalla pubblicazione dell’elenco degli ammessi con riserva, previa comunicazione dell’avvio della realizzazione dell’intervento; una quota intermedia, a seguito di presentazione di formale richiesta, fino al raggiungimento del 90% (compresa l’anticipazione) dell’importo ammesso a contributo da liquidarsi in relazione allo stato di avanzamento e infine il saldo, previa attestazione della piena realizzazione dell’intervento e a seguito della presentazione di analitica rendicontazione.