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10 domande a… Riccardo D’Ambrosio

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CARTA DI IDENTITÀ

Nome e CognomeRiccardo D’Ambrosio
SoprannomePastura
Età44 anni
Stato CivileSposato
Punto di partenzaFollonica (GR)
Anzianità di Servizio24 anni
Settore di trasportoTrasporto di polvere di marmo per la produzione di titanio e trasporto di inerti

1) Sempre autista dipendente?
In pratica sì, tranne un breve tentativo di lavorare in cooperativa, ma sono tornato subito sui miei passi. Tasse e costi di gestione si mangiavano oltre il 50% del guadagno.

2) CB o Social
Anche se ormai i social hanno di fatto sostituito il CB, io rimango sempre un fan di quest’ultimo. Ho fatto tanti viaggi chiacchierando con gli amici. Con il CB non ti senti mai solo, condividi ogni momento. Ma anche con i social si mantengono attivi i rapporti con gli amici, in modalità e tempi diversi ovviamente, perché non ti puoi distrarre dalla guida.

3) Il momento più triste del tuo mestiere?
Quando si è passati dalla lira all’euro. In poco tempo mi sono trovato a guadagnare la metà di quello che prendevo prima.

4) Il viaggio meno fortunato?
Quando mi è esplosa la turbina di un Mercedes sotto una galleria. Il telefonino non prendeva. Sono dovuto scendere dal camion e uscire a piedi dalla galleria per chiamare la stradale con il patema d’animo che qualcuno si schiantasse contro il mezzo fermo sulla strada nonostante il triangolo, luci e quattro frecce accese!

5) Il settore di attività che più ti ha entusiasmato
Certamente il trasporto frigo. Mi piace macinare chilometri su chilometri. Purtroppo però è un tipo di attività che non si concilia con le esigenze familiari. Si sta troppo fuori durante la settimana.

6) Il camion del cuore?
Quello che guido ora. Uno Scania di ultima generazione, serie R 520 CV. Il sound e la potenza del V8 creano dipendenza.

7) Credi nei carburanti alternativi?
Tempo fa lavoravo per una ditta che faceva frigo nel nord Italia e mi assegnarono un Iveco Stralis a LNG da 410 CV, devo dire una gran macchina. Costi di carburante dimezzati con prestazioni pari al diesel. Quindi sì, penso che il metano liquefatto, specie per chi fa linea sia una buona soluzione per un futuro decarbonizzato.

8) Il lavoro di oggi?
Lavoro per questa ditta da due anni. Faccio circa 650 chilometri al giorno. Parto che è ancora notte ma il pomeriggio riesco a tornare a casa dalla mia famiglia e questa è la cosa più bella. Poi ogni tanto capita che il fine settimana debba fare un turno in cava con l’escavatore.

9) Ma la barba pettinata?
Mi piace essere in ordine. Così quando scendo dal camion per entrare in autogrill mi pettino la barba con un pettinino che porto sempre con me e gli amici mi prendono in giro.

10) Perchè Pastura?
È un soprannome che mi hanno assegnato da ragazzo quando andavamo nelle discoteche. Facevo il simpatico e le ragazze mi si avvicinavano, così gli amici mi mandavano sempre avanti come fanno i pescatori quando buttano la pastura per attirare i pesci!

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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