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Biocarburanti, l’Italia lotta per la neutralità tecnologia. Verso la revisione del regolamento Ue in autunno anche per i camion 

L’annuncio di una possibile apertura è arrivato nell’ambito dell’assemblea di NGV Italy, l’associazione di produttori di biocarburanti che chiede una transizione basata non solo sull’elettrico. Giorgia Meloni e Salvini promettono di sostenere la richiesta in Europa, come ha già fatto il Governo italiano ottenendo di anticipare alla fine del 2025 la revisione della legislazione per le auto, ma il percorso non è lineare e la maggioranza non è scontata. Si attende la visita in Italia del commissario Ue ai Trasporti Tzitzikostas per capire meglio dove sta andando la Commissione

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Potrebbe arrivare già in autunno la revisione del regolamento europeo Co2 per i veicoli pesanti, in un primo momento calendarizzato per il 2026. L’operazione verrebbe abbinata alla revisione del regolamento Co2 per le auto che ha decretato lo stop ai motori endotermici al 2035 e che, anche come richiesto dall’Italia, è stata anticipata al terzo trimestre di quest’anno. La notizia, ancora non ufficiale, è stata comunicata dall’europarlamentare Massimiliano Salini (PPE), nell’ambito dell’assemblea di NGV Italy, l’associazione che raggruppa i maggiori produttori di biocarburanti che da tempo si batte contro l’impostazione dell’Europa per la decarbonizzazione dei trasporti basata principalmente sull’elettrico. “Chiediamo una transizione pragmatica e non ideologica per la decarbonizzazione dei trasporti in Europa – ha detto Mariarosa Baroni, Presidente di NGV Italy – che non prenda in considerazione solo l’elettrico con una Commissione europea che assume decisioni scollegate dalla realtà industriale con regole imposte dall’alto”. 

L’operazione che si è messa in moto mesi fa, con l’avvento del secondo mandato di Ursula von der Leyen al timone della Commissione Ue, consiste nella lotta, che il Governo italiano ha fatto sua, per una transizione basata sulla neutralità tecnologia, ovvero sulla possibilità di porre obiettivi di riduzione di Co2 prodotto dai trasporti, senza condizionamenti sulla modalità con la quale possono essere raggiunti, aprendo cioè la strada anche all’uso di biocarburanti come l’Hvo e il biometano o l’idrogeno. 

Una visione ribadita da Giorgia Meloni che, nel messaggio inviato all’assemblea di NGV Italy, ha sottolineato che “sin dall’inizio del nostro mandato abbiamo cercato di superare l’impostazione ideologica e scollegata dalla realtà. All’Europa – ha detto la Premier – chiediamo il principio di neutralità tecnologica da raggiungere con tutte le possibilità disponibili”. Una volontà attestata anche dal Vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenuto durante l’evento. “Al prossimo Consiglio dei Trasporti – ha detto – conto che il principio di neutralità tecnologica possa diventare maggioranza”.

L’appuntamento è quindi per l’autunno, ma non è scontato. In Italia il Governo sembra unito sulla richiesta di revisione dei regolamenti Co2, varati nella prima ora con un’impostazione più rigida di Green Deal orientato esclusivamente verso l’elettrico perché basato sul calcolo delle emissioni relativo al veicolo e non all’intero ciclo di produzione del carburante, quindi senza considerare le modalità di produzione dell’energia elettrica. In Europa, però, il percorso non appare ancora lineare e soprattutto mancherebbe ancora una maggioranza uniforme a sostegno dell’apertura ai biocarburanti e alla neutralità tecnologica. “Negli ultimi 2 mesi – ha riferito Salini, in Italia nelle file di Forza Italia – ci sono stati due memorandum sui biocarburanti in Consiglio Europeo che non sono stati sottoscritti dal Governo italiano, magari per distrazione”. Una distrazione che potrebbe pesare sul risultato finale visto che in autunno all’appuntamento della revisione dei regolamenti Co2 si dovrebbe arrivare con un ampio consenso politico. “Abbiamo presentato degli emendamenti – ha annunciato Silvia Sardone, esponente dei Patrioti per l’Europa e vicesegretario della Lega – per rivedere tutta la strategia e introdurre la neutralità tecnologica, ma sono stati votati solo da noi, Forza Italia si è astenuta e gli altri hanno votato contro”.   

Se l’appuntamento dell’autunno verrà allargato anche ai mezzi pesanti potrà essere confermato dal commissario Ue ai Trasporti e Turismo, il greco Apostolos Tzitzikostas, che domani incontrerà il ministro Salvini e sarà in audizione alla Commissione Traporti e Ambiente della Camera (venerdì è previsto un incontro con il ministro Urso).  La revisione della strategia di transizione, in programma per le auto, potrebbe quindi essere estesa anche al regolamento Co2 per i mezzi pesanti, varato poco più di un anno fa, alla fine del primo mandato della von der Leyen per imporre una riduzione delle emissioni ai mezzi superiori alle 7,5 tonnellate che dovranno ridurre le emissioni del 45% entro il 2030, del 65% entro il 2035 e del 90% entro il 2040. Limiti che molti chiedono di rivedere, anche alla luce della difficoltà degli Stati a sostenere il rinnovo delle flotte. 

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