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Fiap replica a Confindustria: «Così correggiamo le storture sui tempi di carico e scarico, altro che occasione persa»

L’associazione guidata da Alessandro Peron prende posizione contro le dichiarazioni di Leopoldo Destro, delegato di Confindustria per la logistica, i trasporti e il turismo che aveva definito le norme contenute nel Dl Infrastrutture come un’occasione persa per il settore. Secondo Fiap la norma aiuterebbe a riequilibrare il lavoro nei piazzali e dare dignità agli autisti

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Fiap non perde tempo e risponde prontamente a Confindustria. “La nuova normativa sui tempi di carico e scarico contenuta nel Dl Infrastrutture rappresenta un passo avanti per la dignità del lavoro – dice l’associazione guidata da Alessandro Peron – Le dichiarazioni di Confindustria sono invece un’occasione persa”, riferendosi a quanto dichiarato da Leopoldo Destro, delegato per la Logistica in un’intervista al Sole 24 ore ripresa da un nostro articolo

Fiap quindi “accoglie con favore l’approvazione definitiva del Decreto Infrastrutture da parte della Camera dei Deputati, e in particolare la nuova modifica normativa sui tempi di carico e scarico, una misura attesa e finalizzata a migliorare l’efficienza del sistema logistico e a garantire dignità e sostenibilità sociale al lavoro delle imprese e dei lavoratori nell’autotrasporto”.

Secondo Fiap, la modifica normativa interviene concretamente su una delle storture più evidenti della filiera: le attese improduttive e spesso umilianti per gli autisti nei piazzali di carico e scarico, lasciati per ore a fronteggiare ritardi e inefficienze altrui. È con questo spirito che si è scelto di ridurre la franchigia e aumentare l’indennizzo dovuto per ogni ora di attesa oltre i limiti previsti: per incentivare le imprese committenti – in particolare l’industria e la grande distribuzione – a organizzarsi meglio e con maggiore rispetto verso chi ha il compito di trasportare le loro merci.

Destano stupore – continua la nota – le dichiarazioni rilasciate da Confindustria, secondo cui questa norma rappresenterebbe “un’occasione persa” e contribuirebbe a “creare barriere e aumentare la potenziale conflittualità”, anziché integrare la filiera.

“Se questo è il modo in cui Confindustria intende ‘mettere al centro’ il settore del trasporto e della logistica, allora ha perso una buona occasione – ha dichiarato Peron – La norma approvata non crea conflittualità: prova invece a ristabilire un minimo di equilibrio tra chi commissiona e chi esegue il servizio, tra chi attende in piazzale per ore e chi organizza le consegne. L’industria non può continuare a scaricare sulle imprese di autotrasporto – e peggio ancora sui lavoratori – la propria disorganizzazione logistica. Ricordiamo a Confindustria che quegli autisti che oggi attendono per ore sono spesso anche i clienti finali dei loro associati. Parlare di integrazione della filiera significa anche riconoscere il valore del lavoro e accettare che i servizi di trasporto abbiano un costo equo, che includa anche il tempo perso a causa delle inefficienze altrui.”

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