Giorgia Meloni ha annunciato altri 650 milioni per migliorare la sicurezza sul lavoro. La dotazione – annunciata dalla Premier al termine del Consiglio dei ministri del 30 aprile scorso – si andrebbe ad aggiungere a precedenti stanziamenti che porterebbero a oltre 1,2 miliardi di euro gli stanziamenti a favore della sicurezza sul lavoro per bandi dell’istituto nazionale per l’assicurazione (Inail) contro gli infortuni e destinati a cofinanziare gli investimenti delle imprese in questi ambiti. Contemporaneamente è arrivato l’appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella da parte del Presidente dalla FAI, Paolo Uggè che, in occasione della Festa del Lavoro ha denunciato il silenzio sulla tragedia di Carrara che ha visto lo scorso 28 aprile morire sul lavoro il conducente di un mezzo usato nelle cave di marmo.
“Abbiamo apprezzato il messaggio del Presidente della Repubblica per questa Festa del Lavoro – ha detto Uggè – e continuiamo a sottolineare come anche le morti nel settore dell’autotrasporto vadano riconosciute per quello che sono: morti sul lavoro – e riferendosi all’incidente di Carrara ha aggiunto – Un camionista, un uomo, un padre di famiglia, in una realtà complessa e difficile, dove le strade richiedono competenze specifiche, è precipitato con il proprio automezzo, morendo. Lo vogliamo ricordare insieme a tutti coloro che sono morti sul lavoro nello svolgere l’attività di autotrasportatori”.
Morti sul lavoro, non incidenti stradali
Uggè ha denunciato il silenzio mediatico su queste tragedie: “Guardando i giornali ci aspettavamo che l’incidente drammatico di Carrara venisse affrontato e trattato, ma abbiamo visto che al di là di qualche trafiletto, nulla è avvenuto. A bordo degli automezzi ci sono uomini e donne che prestano la loro attività. Troppo spesso viene qualificato come incidente stradale ciò che è un incidente sul lavoro. Non sono rispettate le normative che garantiscono sicurezza sociale e della circolazione. È un tema che abbiamo evidenziato tante volte al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio”.
Urge più sicurezza
La FAI chiede più sicurezza con un appello al “Presidente della Repubblica, sempre molto attento alla questione dell’insicurezza sociale, ma anche a tutte le forze politiche ed economiche”, ribadendo l’urgenza di interventi normativi: “I provvedimenti che il Ministero dei Trasporti sta predisponendo – ha concluso Uggè – riguardano proprio il rispetto delle norme che garantiscono sicurezza sociale e della circolazione”.