Un notevole passo in avanti per migliorare il problema della ricarica elettrica e della conseguente autonomia dei veicoli pesanti è stato annunciato ieri da Scania. Il costruttore svedese ha infatti lanciato il Megawatt Charging System (MCS) per i suoi camion, la cui disponibilità commerciale è prevista per l’inizio del 2026.
Presentato in anteprima a metà maggio al Salone Evs38, MCS è predisposto per una corrente massima di 3.000 ampere (il primo MCS di Scania erogherà fino a 1.000 ampere). Grazie a questa tecnologia, un camion può ricaricarsi dal 20% all’80% in meno di 30 minuti, integrandosi così nei periodi di riposo o pausa degli autisti. Questa innovazione rende il trasporto merci elettrico a lungo raggio più concreto e anche redditizio. Con MCS i pesanti elettrici Scania possono essere ricaricati fino a 750 kW, ovvero circa il doppio della velocità rispetto all’attuale standard CCS2. La ricarica ad alta capacità richiede connettori raffreddati a liquido nel caricabatterie e protocolli di comunicazione avanzati, che garantiscono operazioni stabili e prevedibili.
I camion elettrici Scania con MCS saranno disponibili per l’ordine all’inizio del 2026, ma già dal 2025 il produttore scandinavo prevede l’attivazione delle prime dorsali di ricarica lungo le principali arterie di trasporto europee. Inoltre la casa nordica partecipa all’iniziativa Milence, che intende realizzare 1.700 punti di ricarica ad alte prestazioni entro il 2027, integrandosi con gli obiettivi del regolamento europeo sull’infrastruttura per i carburanti alternativi.
«Una ricarica prevedibile e affidabile consente agli autisti di usufruire dei periodi di riposo previsti dalla legge senza rischiare ritardi – afferma Jorge Soria Galvarro, consulente tecnico senior per le infrastrutture di ricarica di Scania – un fattore essenziale per rendere i camion elettrici un’alternativa competitiva al diesel e fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici globali».