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Exor, cassaforte finanziaria della famiglia Agnelli, avrebbe aperto trattative per cedere il pacchetto di maggioranza (27%) di IVECO. A farsi avanti sarebbe stata Tata Motors, la principale azienda automotive indiana che ha in pancia marchi come Land Rover e Jaguar. Dalla vendita resterebbe escluso il segmento «difesa». I sindacati mostrano preoccupazione per il destino dei 14mila dipendenti italiani. Ma intanto il titolo vola in borsa
Stellantis Pro One, divisione del Gruppo specializzata in veicoli commerciali, ha annunciato di aver siglato un accordo di collaborazione strategica con Sic Europe, società...
Dopo molti rinvii e concluso il collaudo, la seconda canna autostradale del traforo del Frejus è finalmente pronta ed aprirà il prossimo 28 luglio....
Una logistica troppo sbilanciata sul lato strada che stenta a superare una visione centrata sulla singola modalità di trasporto e raggiungere un sistema integrato....
A partire da oiggi, venerdì 18 luglio, il nuovo tunnel di Tenda sarà aperto al traffico nel corso dell'intera giornata, anche se il passaggio dei veicoli sarà regolato con il senso unico alternato
E’ stato finalmente pubblicato il bando “LogIN Business”, più volte annunciato e tanto atteso a sostegno della digitalizzazione delle imprese di autotrasporto e logistica...
Il trasporto di merci su strada in Italia è sottostimato nei dati europei. E’ questa la notizia più importante che emerge dal primo bollettino dell'Osservatorio...
Carrier Transicold, azienda di Carrier Global Corporation specializzata nelle soluzioni intelligenti per il clima e l’energia, ha presentato due nuovi gruppi frigoriferi montati su...
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni al Corso di Alta Formazione in Logistics Management, promosso dall’Università degli Studi di Trieste con il supporto del Gruppo...
Il lancio della nuova gamma di furgoni medi e grandi era già in programma e l’inizio della produzione in serie era pianificato per la prossima estate negli stabilimenti di Hordain (Francia) e di Gliwice (Polonia). Ma la limitata disponibilità di infrastrutture per il rifornimento di idrogeno, gli elevati costi e la necessità di maggiori incentivi all’acquisto hanno indotto Stellantis a fare marcia indietro. E ad avviare dialoghi con gli azionisti di Symbio (joint venture costituita proprio per sviluppare tale tecnologia) per valutare possibili conseguenze

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