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Biometano, il Tour d’Europe di Iveco fa tappa in Val di Vizze

La casa torinese partecipa con il suo S-Way alimentato a biometano all’iniziativa che coinvolge l’intera filiera automotive europea, con oltre 20 partner, nata per sensibilizzare sul ruolo dei carburanti rinnovabili nel raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Ruffino (Iveco): «Non c’è un’unica strada per la decarbonizzazione»

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Dopo la partenza da Aprilia (Roma), prosegue il Tour d’Europe di Iveco, che con il suo S-Way alimentato a biometano si è fermato due giorni orsono presso la stazione di rifornimento Biwi – marchio dell’azienda Wipptal Biogas – di Val di Vizze, nei pressi di Vipiteno (Bolzano). Il veicolo della casa torinese ha effettuato uno stop di rifornimento prima di ripartire in giro per l’Europa.

La Biwi è un’azienda agricola che ricicla le deiezioni zootecniche delle imprese contadine dell’Alta Valle Isarco, trasformando i reflui in nuovi prodotti: dai concimi biodegradabili all’acqua pulita (attraverso estrazione e depurazione), dal bioLNG che viene utilizzato come carburante per i camion all’anidride carbonica «verde» per usi alimentari.

Il Tour d’Europe è un’iniziativa congiunta che coinvolge oltre 20 partner della filiera automotive – dai costruttori ai fornitori di carburante – nata per dimostrare come i carburanti rinnovabili, già oggi disponibili, possano giocare un ruolo decisivo nella decarbonizzazione del trasporto su strada. Iveco vi partecipa con il suo S-Way LNG di ultima generazione, dotato del nuovo motore xCursor 13 Natural Gas da 500 CV, sviluppato da FPT Industrial e con un’autonomia fino a 1.700 km. Rispetto al modello precedente, l’ottimizzazione di powertrain e aerodinamica garantisce fino all’11% di efficienza nei consumi e riduzione delle emissioni di CO2.

Alberto Ruffino (Iveco): «Il biometano come una delle strade per decarbonizzare»

«Siamo particolarmente felici di esserci fermati qui presso la stazione di biogas della Wipptal – spiega Alberto Ruffino, responsabile gas e biofuels, alternative propulsions business development di Iveco – perché questo impianto ci permette di toccare con mano la realtà del biometano. Non solo dunque del veicolo e del distributore, ma anche della produzione: già oggi si produce biometano e questo è uno step ormai assicurato».

«Da molti anni – prosegue Ruffino – promuoviamo carburanti alternativi, perché riteniamo che non ci sia un’unica strada per la decarbonizzazione. Seguiamo appunto una strategia multi-energy. Nel 2027 ci sarà la review della norma della CO2 e stiamo lavorando insieme all’industria perché permetta anche ai biocarburanti di essere considerati all’interno della conformità alla riduzione della CO2, nell’ottica di una neutralità tecnologica e soprattutto per poter offrire ai nostri diversi clienti per tipologia di veicolo utilizzata la miglior soluzione possibile che gli permetta di svolgere al meglio il loro lavoro».

Alberto Ruffino, responsabile gas e biofuels, alternative propulsions business development di Iveco

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