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Mercato veicoli industriali, +1,4% nel 2022

Il Centro Studi e Statistiche di Unrae, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal MIT ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di dicembre e per tutto l’anno appena chiuso

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L’anno appena concluso per il mercato dei veicoli industriali va in archivio con una leggera crescita rispetto al 2021. Un consolidato complessivo con un +1,4% dato dalle 25.600 immatricolazioni (contro le 25.246 dei dodici mesi precedenti) che, analizzato per settore ci mostra in crescita sia la fascia di peso leggera (+17,6%), sia quella pesante (+4,1%) mentre è in sofferenza quella medio pesante (-17,8%).

Nel solo mese di dicembre sono stati 2.596 i veicoli industriali immatricolati, contro i 2.262 del dicembre 2021 (+14,8%); un aumento delle immatricolazioni trainato dalla fascia di veicoli pesanti di massa uguale o superiore alle 16 tonnellate, in crescita di quasi 500 veicoli rispetto allo scorso anno (+26,7%). Crollato, invece, il comparto dei mezzi leggeri sotto le 6 ton, a -46,3% e in negativo anche la fascia medio-leggera sotto le 16 ton (-18,7%).

«I dati di fine anno confermano un andamento di mercato sostanzialmente in linea con il 2021, merito soprattutto del comparto dei veicoli pesanti che di fatto, grazie alle immatricolazioni dell’ultimo trimestre, ha consentito di archiviare l’anno con un segno positivo – è il commento sui dati di Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae – Il 2022 è stato contraddistinto da una marcata volatilità causata, come noto, non solo dalla carenza di componentistica e dal suo costo di acquisto, ma anche dal contesto geopolitico che ha determinato una discontinuità di forniture al mercato, così come un allungamento dei tempi di consegna».
Il numero Uno di Unrae VI ricordando che il parco circolante italiano è uno dei più vetusti d’Europa, con un’età media di oltre 14 anni, sottolinea che «Accogliamo positivamente l’intervento emergenziale del Governo in Legge di Bilancio per fronteggiare l’aumento del costo del carburante per l’autotrasporto – aggiungendo c he – Riteniamo, però, che questa misura vada accompagnata da un Fondo ad hoc al fine di sostenere in maniera strutturale il rinnovo del parco circolante». Una misura utile a «contribuire sia al percorso di decarbonizzazione, che tutti i Costruttori hanno già intrapreso, sia al miglioramento della sicurezza stradale».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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