Veicoli - logistica - professione

HomeProdottoMondo pesanteAutocarri elettrici: nel 2021 sono lo 0,2%, nel 2020 erano lo 0,3%

Autocarri elettrici: nel 2021 sono lo 0,2%, nel 2020 erano lo 0,3%

In un mercato che a ottobre frena in maniera decisa per mancanza di consegne e che da inizio anno cresce del 26,8% per i veicoli trainanti e del 37,2% per quelli trainati, i mezzi a basso impatto scemano. Tranne quelli a gas…

-

Diciamo subito il dato più clamoroso: è appena terminata la Cop26, sono due o tre anni che si parla in maniera martellante di transizione energetica e che si pongono obiettivi di medio e lungo periodo per decarbonizzare il parco veicolare. Ebbene, non è servito a nulla, anche perché, almeno nel comparto dei veicoli pesanti e da trasporto, i mezzi elettrici o ibridi realmente commercializzati sono ancora pochi, per non dire pochissimi. I dati lo certificano in maniera inequivocabile. Stando a quelli diffusi da Anfia e relativi ai primi dieci mesi dell’anno, gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico venduti sono appena 1.215, pari allo 0,2% della torta complessiva. La cosa sconvolgente è che nello stesso periodo dello scorso anno questi veicoli rappresentavano lo 0,3% del mercato. Quindi, paradossalmente, la loro penetrazione è addirittura diventata più contenuta.

Ciò detto, va segnalato il dato in controtendenza dei camion alimentati a gas la cui quota di mercato risulta del 5,9% da inizio 2021 per un totale di 1.215 unità, in crescita rispetto al 5,2% di gennaio-ottobre 2020.

Va pure chiarito che parliamo di un mercato che, malgrado la frenata di ottobre, già registrata da Unrae e confermata da Anfia seppure con percentuali anche maggiori (-12,7% secondo la prima associazione, -18,3% per la seconda con 1.479 libretti rilasciati), nei dieci primi mesi del 2021 continua a far segnare un saldo positivo, per la precisione del 26,8% in più.

Ma il momento critico – stranamente critico, perché in realtà gli ordini si raccolgono, ma i veicoli non sono consegnati a causa della carenza di componenti – investe nei dati Anfia anche rimorchi e semirimorchi con ptt superiore a 3.500 kg, che a ottobre hanno visto la consegna di 

892 libretti di circolazione, vale a dire il 15,7% in meno rispetto allo stesso mese 2020, suddivisi in 92 rimorchi (-21,4%) e 800 semirimorchi (-15%). 

Nel cumulato dei primi dieci mesi 2021 i libretti di circolazione di nuovi trailer sono 12.432, il 37,2% in più rispetto a gennaio-ottobre 2020: 1.170 si riferiscono a rimorchi (+29,9%) e 11.262 a semirimorchi (+38%). 

Le marche estere totalizzano 7.073 libretti di circolazione (+45,7% da inizio anno), mentre quelle nazionali, con 5.359 libretti, crescono del 27,4%. 

La ricetta indicata dal delegato Anfia per il trasporto merci, Luca Sra, per fornire un sostegno al mercato in questo momento complesso, prevede «l’adozione in legge di bilancio della proroga al 2022 delle scadenze delle consegne dei veicoli strumentali d’impresa e di una misura che renda maggiormente sostenibile il costo d’esercizio delle imprese di autotrasporto che utilizzano mezzi alimentati a LNG o a Bio-LNG».

A fronte di questi dati in generale, va chiarito che l’andamento del mercato non è uniforme, né rispetto alle diverse aree geografiche, né rispetto ai diversi segmenti di mercato. Nei primi dieci mesi, infatti, l’area del Sud e Isole ha messo in cantiere un +31,2%, con una performance vicina a quella registrata nel Nord-Ovest (+30,2%) e nel Nord Est (+29,1%), ma molto maggiore di quella del Centro, che si deve accontentare di un più modesto +12%. È curioso che le stesse percentuali non trovino riscontro nel mercato dei semirimorchi, dove le immatricolazioni schizzano alle stelle nel Nord Est (+66,7%), crescono in modo corposo nel Centro (+36,2%) e nel Sud e isole (+29,2%) e in modo più modesto nel Nord Ovest (+20%).

Rispetto alle classi di peso, invece, sono i veicoli pesant sopra le 16 tonnellate a imprimere la maggiore spinta con un + 30,5%. Sono andati bene anche quelli tra le 6 e le 8 ton (+29,9%), quelli tra le 12 e sotto le 16 ton (+28,4%) e, seppure in misura più contenuta, quelli sopra le 11,5 e fino a 12 ton. I dolori più forti, invece, si vedono nel segmento leggero tra le 3,5 e fino a 5 tonnellate (-23,5%), in quello tra le 8 e fino a 11,5 ton (-11,5%) e in quello sopra le 5 e fino a 6 ton (-7,6%). 

Nella sfida tra trattori e carri prevalgono i primi (+30% la loro crescita a fronte di un +23,9% dei secondi), anche se l’exploit più rotondo lo fanno segnare i veicoli da cantiere che, partendo dal basso degli anni scorsi, hanno potuto crescere fino a un +40%. Se si estrapola la loro quota dal tutto, si noterà che in realtà i veicoli stradali crescono in maniera importante, ma meno rotonda: +25,6%

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link