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Quando il Premium «profuma di corsa» / VIDEO ESCLUSIVO

C'è un Premium che ha vinto nelle corse. E uno che ha vinto sul mercato. Adesso Renault Trucks lancia in Serie Speciale un veicolo che li sovrappone, che prende i tratti passionali del primo e quelli di funzionalità del secondo. Un veicolo stradale che serba il profumo e la comune identità di un camion da competizione. Un veicolo che ne riflette un altro...

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Esiste un Premium Strada e un Premium Corse. Il primo è un campione di risparmio, in grado nel 2010 di incrementare le vendite di ben il 78%, grazie soprattutto a un programma – chiamato Optifuel – finalizzato a dare un taglio drastico ai consumi di gasolio. Il secondo è un campione di velocità, in grado di vincere sotto la guida del team MKR Technology, il campionato europeo di corse per camion.
Da oggi esiste anche un altro Premium. Si chiama Truck Racing ed è in realtà una Serie Speciale creata tramite un mix equilibrato dei due Premium precedenti. Un cocktail a prima vista non così facile, visto che gli ingredienti sono quanto di più distante possa esistere: il freddo calcolo dei costi di esercizio da una parte, l’accalorata tensione alla competizione dall’altra. Insomma, la razionalità opposta alla passione. Eppure il risultato venuto fuori dallo shaker Renault Trucks si presenta al palato energico e dissentante, fresco e persistente. Ma soprattutto conserva il suo carattere parsimonioso, pur riuscendo a far battere «rosse» emozioni.
Cerchiamo di capire in che modo, passando in rassegna i diversi ingredienti del cocktail. Prima però va fatta una precisazione essenziale: siamo davanti a un veicolo di Serie Speciale, del quale cioè non esiste un numero predefinito di esemplari, ma che verrà prodotto in relazione alla risposta del mercato. Ma soprattutto siamo di fronte a un veicolo che, contrariamente a quanto accade nelle Serie Limitate, dispone soltanto di una base di massima, di natura essenzialmente estetica, sulla quale poi ognuno potrà aggiungere a proprio comodo. Cosa vuol dire? Vuol dire che tutto quanto andremo ad analizzare di seguito, che tutti gli ingredienti del Premium Truck Racing sono quelli che il cocktail di base deve avere. Se poi, però, qualcuno intende arricchirlo di qualche accessorio o ha bisogno di una personalizzazione particolare – una versione EEV o piuttosto un rallentatore idraulico ZF, un serbatoio più grande o una particolare presa di forza (ce ne sono ben 12 in listino) – non ha che da chiederla. E questo in fondo è il primo segreto per stabilire un equilibrio tra economia e passione: quello di conservare la possibilità di ritagliarsi il veicolo in base alle esigenze.

Due parti di economia e due di passione
Andiamo allora a vedere gli ingredienti del Premium Truck Racing. Partiamo da quello essenziale, costituito da un Premium Strada in versione trattore 4×2, dotato dei suoi equipaggiamenti consueti, dalla motorizzazione più potente da 460 cv e soprattutto dalla coppia di 2200 Nm disponibile per una fascia straordinariamente lunga di regimi (da 950 a 1450 giri/min), al parco cambio robotizzato Optidriver+ con comandi al volante. Su questa base sono stati «versati» calibrati infusi di colore, tutti finalizzati a creare un gioco di specchi con i veicoli del team vittorioso nel Trucks Racing, così da connotare la versione stradale del Premium dello stesso aroma che caratterizza quello da gara. Al pari di questo, infatti, il Premium Truck Racing presenta le rosse modanature trapezoidali inserite tra i fari anteriori, la rossa visiera parasole, le rosse carenature laterali realizzate con grafiche tridimensionali così da riprodurre le prese d’aria per il raffreddamento dei freni presenti sui veicoli da gara. Ma soprattutto sulle fiancate e sulla sinistra della calandra c’è un grande numero – «01» – che ribadisce una volta per tutte il primato ottenuto da Renault Trucks nelle corse.
Altri sapori speziati, almeno rispetto all’esterno, provengono dai cerchi in alluminio e dai loghi degli stessi partner di Renault nelle corse e in particolare quelli del team MKR e di Renault Trucks Racing, posti rispettivamente ai lati bassi della calandra e sulla sua destra in alto. Insomma, ingredienti tutto sommato semplici, per una personalizzazione sobria, in grado però di rendere evidente, già a uno sguardo distratto, che quei veicoli che lo scorso anno hanno primeggiato nel Truck Racing e che nella prossima stagione hanno tutta l’intenzione di concedere il bis, hanno un’anima comune a quelli stradali. Un’anima che, con qualche guarnizione elementare –  al pari di un’oliva in un cocktail Martini – non fa fatica ad emergere, anche perché le matite che hanno disegnato entrambi i Premium (quello Corsa da gara come quello Strada da lavoro) sono sempre del Centro Design Renault Truck di Lione, la Halle Du Design come la chiamano in Francia, vale a dire «HDD», altro logo che campeggia in rosso in un angolo interno della losanga.

Figli della stessa losanga
Ma se l’estetica necessita di qualche semplice decorazione per mettere a nudo la comune parentela, la meccanica spesso non ha bisogno nemmeno di quella. Volete un esempio? Prendete il già ricordato motore DXi11. Ebbene, il DXi Corsa, quello cioè che equipaggia i veicoli da gara, al di là ovviamente della maggiore potenza di 1100 cv, conserva esattamente la stessa architettura dei DXi (11 e 13) stradali. Di più: proprio in ottemperanza a quanto prescrive il regolamento FIA valido per le competizioni tra camion, più dell’80% del motore da corsa si ritrova nel motore di serie. E d’altra parte – come ricorda Maxime Le Bech, ingegnere-motorista di Renault Trucks – «la forza del DXi 11 sta proprio nell’erogazione della coppia massima già ai bassi regimi». Qualità comune ai veicoli da gara, così come comune è pure la totale indipendenza di sterzo e sospensioni, fattore che contribuisce alla precisione del volante e che – come puntualizza Philippe Boitard, ingegnere specializzato nella tenuta di strada – «facilita il conducente a trovare la giusta traiettoria, senza quindi avere la necessità, per esempio quando cambia carreggiata, di dover ricorrere a correzioni di sterzo».

«Frutti rossi» per scatenare i sensi
Fin qui l’esterno. La stessa filosofia ha mosso però anche gli interventi all’interno della cabina, pure qui basati su molti ingredienti a base di frutti rossi e pure qui utilizzati in modo mirato, al fine di scatenare i sensi. A partire in particolare dal tatto. E siccome un veicolo si guida stringendo tra le mani uno sterzo, autentico punto di connessione tra conducente e veicolo, ecco perché sul volante del Premium Truck Racing si sono concentrati gli interventi più significativi. Innanzi tutto, le parti superiore e inferiore sono rivestite di pelle rossa, mentre la circonferenza interna alle quattro razze rimane nera, seppure rifinita con cuciture rosse. Nella parte centrale, poi, alcuni inserti in carbonio servono a ricordare – sempre a livello tattile – il materiale più sfruttato sui veicoli da corsa.
Veramente bello è anche il sedile, in versione Comfort (vale a dire pneumatico e con tutte le possibili regolazioni lombari), rivestito di un tessuto simile all’alcantara di color grigio scuro – e quindi antisporco – che diventa di un materiale più traspirante in corrispondenza della seduta. Anche qui si notano impunture di color rosso e soprattutto il loghino «Renault Trucks Racing» appena sotto il poggiatesta integrato.
A
ltro profilo rosso compare nei bordi dei tappetini, mentre sul lato estremo della plancia, sopra al cassetto da sfruttare per riporre CD, è stata inserita una targa commemorativa della vittoria Renault Truck nel Campionato Europeo 2010.

Serie Speciale, da arricchire come si vuole
Altri dettagli esclusivi e dedicati non ci sono. Al limite ci sono alcuni contenuti di serie che comunque contribuiscono a fare di questo veicolo un ottimo punto di partenza, sempre come detto migliorabile alla bisogna.
Così, per esempio, la cabina di partenza è la Privilege a tetto rialzato, con il suo comodo impianto radio CD (con lettore Mp3, Bluetooth e porta USB), il pratico bracciolo conducente, la batteria potenziata a 225 Ah in grado di far funzionare senza problemi frigo e condizionatori di qualunque natura, ma alla bisogna si può optare per l’Exellence, arricchita di fari allo xenon, aletta parasole Luxe (con la cromia sfumata e non omogenea, che termina verso l’alto con lo stesso colore della cabina) e volante in cuoio. Il tettuccio sopra cabina viene già fornito con apertura elettrica, ma se lo si vuole di vetro non c’è che da chiedere. Di serie ci sono l’EBS completo di ABS, ASR e freno per le partenze in salita, ma se si vuole l’ESP si può prenderlo in opzione.
Ma soprattutto anche su questo Premium si possono avere tutti quegli accorgimenti che aiutano a contenere i consumi. Un software Infomax, un serbatoio dell’aria in alluminio, volendo anche l’inedito pack Optiroll, vale a dire una delle evoluzioni 2011 del pacchetto Optifuel.  

 

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Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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