Aumenta il livello di automazione nei centri di smistamento di Amazon. Il colosso statunitense dell’e-commerce ha infatti annunciato l’acquisto di 15 mila robot che si occuperanno di movimentazione interna delle merci e che si andranno ad aggiungere agli oltre 1400 già utilizzati in diversi magazzini. In pratica si tratta di trasportatori automatici prodotti dalla Kiva System (società incorporata da Amazon nel 2012), capaci di caricare interi scaffali dalle dimensioni di 1,80 x 1,20 m, che si muovono in autonomia leggendo i codici a barre sul pavimento per trasferire i pacchi nelle zone in cui si predispone la spedizione. In questo modo Amazon riuscirà a tagliare quasi 500 milioni di dollari ogni anno, anche se i costi di introduzione della nuova tecnologia non sono affatto modesti. In base ai conti effettuati esclusivamente per un magazzino della Florida (Ruskin), si parla di un investimento di circa 46 milioni di dollari.
Ovviamente la domanda sorge spontanea: ma tutto questo servirà a tagliare forza lavoro? In Amazon lo smentiscono, anzi parlano di una riorganizzazione mirata ad alleggerire il carico per i dipendenti, adibiti a mansioni di prelievo dei pachi e di smistamento finale.