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L’Agenda del mese di Ottobre 2019

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SOMMARIO

Avvio delle agevolazioni per il ponte di Genova
Novità sugli esami per la CQC
Accordo Stato/Regioni su Ispettori dei centri di revisione privati
IVA e prestazioni didattiche per conseguire le patenti di guida
Linee guida per l’attività ispettiva in materia di distacco
CEMT e Brexit
A.D.R. e C.f.p conducenti
Contributi per la sostituzione di veicoli inquinanti in Lombardia
Modifiche all’Accordo di reciprocità per la conversione di patenti albanesi
Disposizioni per la tutela del lavoro e la risoluzione di crisi aziendali
Bando per promuovere il welfare aziendale
Altre associazioni datoriali sottoscrivono il CCNL

L’avvio delle agevolazioni per il ponte di Genova

Ministero dello Sviluppo Economico. Circolare prot. n. 73726 del 7 Marzo 2019
Con questa circolare, il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito modalità e termini di presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni in favore delle imprese e dei titolari di reddito di lavoro autonomo localizzati nella zona franca urbana (ZFU), istituita nel territorio della Città metropolitana di Genova a seguito del crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018.
Vediamo in dettaglio i principali aspetti.

Natura e soggetti destinatari. La misura, inquadrata nell’ambito del Regolamento n. 1407/2013 sugli aiuti de minimis, è destinata:

  • alle imprese che alla data del 14 Agosto 2018, avevano la sede principale o una sede operativa all’interno della ZFU;
  • alle imprese che a causa dell’evento, hanno registrato una riduzione del fatturato almeno pari al 25 per cento nel periodo dal 14 agosto 2018 al 30 settembre 2018, rispetto al valore mediano del corrispondente periodo del triennio 2015-2017.

In sede di conversione in legge, la misura è stata estesa anche ad altri beneficiari, in particolare:

  • alle imprese che hanno avviato l’attività nella ZFU dopo il 14 agosto 2018 ;
  • alle imprese che si impegnino ad avviare l’attività, sempre nella medesima ZFU, entro il 31/12 2019.
    In quest’ultime ulteriori fattispecie, non opera il presupposto della riduzione del fatturato che, non è richiesto nemmeno per le imprese che hanno avviato l’attività nella ZFU tra il 14.8.2017 e il 14.8.2018.

ZFU. La ZFU è stata delimitata dal Commissario delegato per l’emergenza e comprende i comuni di Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Sant’Olcese e Serra Riccò, nonché i Municipi Valpolcevera, Centro Ovest, Centro Est, Medio Ponente e Ponente del Comune di Genova.

Agevolazioni. Le agevolazioni previste in favore delle imprese, consistono nelle seguenti esenzioni fiscali e contributive:

a) esenzione dalle imposte sui redditi legati all’attività di impresa svolta nella ZFU, fino a concorrenza dell’importo massimo di 100.000 € per ciascun periodo di imposta, con possibili maggiorazioni legate al numero di nuovi assunti residenti nella ZFU;
b) esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive;
c) esenzione dall’imposta municipale propria, per gli immobili collocati nella ZFU utilizzati dal beneficiario per l’esercizio dell’attività economica;
d) esonero dal versamento dei contributi previdenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente, con esclusione dei premi Inail, per i lavoratori impiegati nella sede o nelle sedi collocate nella ZFU.

Le agevolazioni operano esclusivamente per i periodi di imposta 2018 e 2019 per i soggetti operanti nella ZFU alla data del 14 agosto 2018, mentre per quelli che hanno avviato la loro attività successivamente a tale data o che si impegnino ad avviarla entro il 31 dicembre 2019, si applicano solo per i primi 12 mesi di attività.

Domande. Le domande di accesso alle agevolazioni devono già essere state presentate esclusivamente tramite procedura informatica all’indirizzo http://agevolazionidgiai.invitalia.it (fino alle ore 12:00 del 21 maggio scorso).Per i soggetti amministrati da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla procedura informatica si ha solo previo accreditamento degli stessi e verifica dei poteri di firma del legale rappresentante, secondo le modalità ed entro i termini stabiliti dalla circolare attuativa.

Novità sugli esami per la CQC.

Decreto del 5 Luglio 2019 pubblicato su Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2019

Con questo decreto, sono state impartite nuove disposizioni in materia di esami per il conseguimento della Carta di qualificazione dei conducenti, in vigore dal prossimo 19 novembre.

Ecco le principali novità:

• prova a quiz. Per quanto riguarda la prova a quiz, il candidato entro 90 minuti deve rispondere a 70 quesiti (barrando la corrispondente casella – vero o falso); 40 di questi quesiti attengono alla parte comune merci e passeggeri, mentre i rimanenti 30 si riferiscono all’abilitazione prescelta. Sono ammissibili non più di 7 errori.

• Conseguimento CQC. Il titolare di attestato di capacità professionale per la professione di autotrasportatore che vuole ottenere la CQC dello stesso settore, ha due strade alternative:

– sostenere direttamente l’esame tramite prova a quiz composta da 40 quesiti sugli argomenti della parte comune. La prova ha durata di 50 minuti e sono ammessi fino a 4 errori;ovvero

– frequentare la parte pratica del corso di formazione (ex art. 9.5 del dm 20.9.2013), senza esame finale. La CQC verrà rilasciata previa esibizione all’ufficio della motorizzazione dell’attestato di frequenza del corso.

Accordo Stato/Regioni su Ispettori dei centri di revisione privati

Accordo Conferenza Stato Regioni del 17 Aprile 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 del 6 Agosto 2019

Con questo Accordo, siglato in Conferenza Stato Regioni lo scorso 17 Aprile, sono stati regolamentati i criteri di formazione degli Ispettori dei centri di revisione privati.

L’Accordo riguardante materia di competenza delle Regioni, punta a rendere operativa la figura degli Ispettori per le operazioni di revisione dei mezzi pesanti presso i centri privati (prevista all’interno del d.m 19 maggio 2017, n. 214, in vigore dal 20 Maggio 2018).

Abilitazione. Sull’abilitazione degli Ispettori, l’intesa prevede un percorso formativo che fa capo alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano, che vi provvedono attraverso soggetti accreditati o autorizzati.

Moduli. Il percorso formativo si articola in modulidenominati:

“A”, teorico, della durata di 120 ore;

“B”, teorico/pratico, della durata 176 ore), cui si affianca un terzo denominato

“C”,teorico/pratico della durata di 50 ore, specificamente previsto per ottenere l’abilitazione alle revisioni del mezzi pesanti. Quest’ultimo modulo si rivolge a coloro che hanno superato l’esame del modulo “B”, agli Ispettori già abilitati ai controlli tecnici e in attività alla data del 20 maggio 2018 in qualità di responsabili tecnici.

IVA e prestazioni didattiche per conseguire le patenti di guida

Risoluzione Agenzia delle Entrate n. 79 del 2 settembre 2019

Con questa risoluzione, l’Agenzia delle Entrate recepisce la sentenza della Corte di Giustizia europea che, in una sentenza del 14 marzo scorso, aveva stabilito che le lezioni di teoria e pratica delle scuole guida non fossero più assoggettate al regime di esenzione dall’IVA, non rientrando nel novero degli insegnamenti scolastici o universitari esenti dall’Imposta. Più in particolare, la Corte di Giustizia limita l’esenzione IVA alle operazioni relative all’educazione dell’infanzia e della gioventù, all’insegnamento scolastico e universitario, nonché alla formazione e riqualificazione professionale, comprese le lezioni private impartite da insegnanti, ma sempre in materie di ambito scolastico e universitario. L’insegnamento della guida automobilistica di per sé costituisce invece un insegnamento specialistico, che non equivale alla trasmissione di conoscenze e di competenze che caratterizzano l’ambito scolastico o universitario.

L’Agenzia delle Entrate in questa risoluzione afferma appunto che alle lezioni vada applicata l’Iva al 22% (con un costo suppletivo, stimato in circa 200 euro). Inoltre, avendo le sentenze interpretative della Corte effetto retroattivo, si stabilisce che il contribuente, che abbia applicato tale esenzione, sia tenuto a integrare i precedenti versamenti d’imposta, potendo comunque esercitare la detrazione per i relativi acquisti e senza conseguenze dal punto di vista sanzionatorio, in quanto nessuna responsabilità può essergli imputata per omesso versamento d’imposta posta l’assoluta sua buona fede.

Linee guida per l’attività ispettiva in materia di distacco

Ispettorato Nazionale del Lavoro. Linee guida per l’attività ispettiva in materia di distacco transnazionale del 1° Agosto 2019

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro in queste Linee guida ha stabilito che per la retribuzione del lavoratore distaccato vista la finalità stabilita dalla legge, non sia necessaria una perfetta coincidenza delle varie voci retributive. Infatti, “per effettuare il raffronto tra la retribuzione corrisposta al lavoratore distaccato e la retribuzione dovuta ai sensi della contrattazione collettiva applicata in Italia”, chiarisce l’INL, “occorre prendere in considerazione l’importo lordo delle somme erogate anziché i singoli elementi costitutivi i quali, tuttavia, dovrebbero comunque essere individuati in modo sufficientemente dettagliato”.

Si prevede inoltre un corso di aggiornamento con cadenza triennale, della durata minima di 20 ore, al termine del quale viene rilasciato un attestato di frequenza.

CEMT e Brexit

Scade il 31 ottobre 2019, il termine per presentare domande di rinnovo e di graduatoria CEMT per l’anno 2020. Con la Brexit, i trasporti da e verso il Regno Unito, infatti, non sarebbero più sottoposti al regime della licenza comunitaria e quindi dovrebbero ricadere all’interno dei permessi CEMT. L’Italia intende aumentare il contingente italiano CEMT per il 2020, passando dalle attuali 268 autorizzazioni per veicoli Euro IV, a circa 500 unità utilizzabili esclusivamente con veicoli Euro V ed Euro VI. Pertanto, le imprese che dispongono di tali veicoli, laddove abbiano interesse a ottenere autorizzazioni nel 2020 per trasporti da/verso la Gran Bretagna, devono presentare quanto prima domanda per entrare nella graduatoria CEMT.

Per ottenere il rinnovo della CEMT, è necessario aver effettuato per il relativo permesso almeno 11 percorsi nei primi 11 mesi dell’anno e la restituzione dei fogli contenuti nei libretti di viaggio utilizzati entro i 15 giorni del mese successivo al trasporto. Invece, per il rinnovo dell’assegnazione fissa delle autorizzazioni a viaggio, è necessario avere all’attivo almeno 24 viaggi per relazione di traffico nel periodo che va da ottobre dell’anno precedente a settembre dell’anno in corso.

Le autorizzazioni a viaggio a titolo precario, invece, possono essere ottenute durante l’anno, presentando apposita domanda. In questo caso la quantità di autorizzazioni che si possono avere è rapportata al parco veicolare di proprietà dell’impresa.

Le autorizzazioni bilaterali utilizzate nel 2019 vengono considerate ai fini del rinnovo o della conversione, soltanto se restituite al Ministero delle Infrastrutture e trasporti entro e non oltre il 15 ottobre, anche se le autorizzazioni ottenute, una volta scadute, vanno comunque restituite. In mancanza, si ha la sospensione della domanda di rilascio di ulteriori titoli per l’anno successivo.

A.D.R. e C.f.p conducenti

Ufficio Motorizzazione del MIT, Div. 3 della D.G., nota del 29 luglio 2019

Con questa nota, i questionari per il conseguimento del certificato di formazione professionale per i conducenti che trasportano merci pericolose su strada, sono stati aggiornati alla versione 2019 dell’A.D.R.

Schede. Le nuove schede da utilizzare per gli esami con data di inizio corso, posteriore al 4 novembre 2019, comunicata dal responsabile al rispettivo Ufficio della Motorizzazione Civile, sono sul portale dell’automobilista (www.ilportaledellautomobilista.it) mentre per gli esami relativi ai corsi iniziati prima di questa data, si adottano le vecchie schede.

Fine. Nella nota, la motorizzazione del Ministero dei Trasporti è intervenuta sulle prescrizioni in materia di corsi per il conseguimento e il rinnovo del Certificato di formazione professionale, previsto per la conduzione dei mezzi che trasportano merci pericolose in regime A.D.R., per uniformare la disciplina italiana con quella internazionale dell’A.D.R. Il MIT ha dunque abrogato le due precedenti circolari in materia (note n. 28990 del 26.3.2007 e n. 7480 del 21.3.2013), stabilendo che la durata minima dei corsi e il numero massimo delle unità di insegnamento per giornata siano conformi all’A.D.R.

Esercitazioni pratiche. In relazione alle esercitazioni pratiche si prevede che:

  • le unità di insegnamento supplementari siano almeno una ogni sei iscritti;
  • concorrano al cumulo delle otto unità massime giornaliere richieste per iscritto (l’impegno minimo, in ogni caso, non può essere inferiore ad una unità).

Esami e assenze. Gli esami, se effettuati nelle stesse giornate di corso, non vanno conteggiati tra le unità massime previste per ciascuna giornata di formazione.

Un allievo è considerato assente trascorsi 15 minuti dall’inizio della lezione e le assenze non superiori al 25% della durata dei singoli corsi, sono recuperabili previa approvazione di un calendario dei recuperi. Questo calendario va presentato, unitamente all’elenco dei candidati e agli argomenti da recuperare, almeno 5 giorni prima della data di svolgimento. Le lezioni di recupero devono tenersi entro 30 giorni dal termine del corso.

Contributi per la sostituzione di veicoli inquinanti in Lombardia

Regione Lombardia. Deliberazione n. XI/2089 del 31 luglio 2019

Con questa Deliberazione, la Regione Lombardia ha approvato modifiche ed integrazioni al Decreto della Giunta Regionale (n.499 del 2 agosto 2018) relativo ai contributi per la sostituzione del parco veicolare.

Le modifiche riguardano in particolare l’estensione del contributo a:

  • categorie di veicoli N1, N2, N3, M1, M2 ed M3;
  • tutte le tipologie di motorizzazione, oltre a quelle elettriche, alla classe Euro VI per i mezzi pesanti e Euro 6 per i veicoli leggeri, che riducono gli ossidi di azoto (Nox), l’anidride carbonica (CO2) e il PM10;
  • PMI che operano nel settore del trasporto merci in conto terzi;
  • tipologia di regime d’aiuto alle imprese, prevedendo anche quello in esenzione.

Tutto era nato dal superamento dei livelli di inquinamento stabiliti dalle direttive europee sulla qualità dell’aria in Lombardia ed in altre Regioni padane per cui erano state adottate limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti in determinate giornate.

La Regione Lombardia, tramite la gestione di Unioncamere, inoltre, aveva previsto uno stanziamento iniziale di 6 milioni di euro – poi elevato a 6,5 milioni – in favore delle micro, piccole e medie imprese per la sostituzione dei veicoli inquinanti destinati al trasporto di merci con veicoli a minore impatto ambientale, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2023.

La Regione Lombardia, per velocizzare il ricambio veicolare, in particolare dei veicoli diesel EuroV/5 e di quelli a benzina Euro2/II, ha ampliato ulteriormente i soggetti beneficiari con l’inclusione anche dei veicoli commerciali pesanti.

Il nuovo bando “Rinnova veicoli 2019-2020”, gode della dotazione finanziaria residuata dal precedente, chiuso anticipatamente, nonché di ulteriori risorse per 2 milioni di euro e viene attuato in alternativa, su scelta del beneficiario, come misura “de minimis”, ovvero come aiuto compatibile con il mercato interno (ex art.36 commi 2b, 4a e 6 del Regolamento n.651/2014) per cui sono compatibili gli investimenti che consentono alle imprese di oltrepassare norme dell’UE in materia di tutela ambientale o di innalzare il livello di tutela ambientale in assenza di tali norme e in tal caso, la misura d’aiuto non potrà superare il 40% dei costi ammissibili.

L’incentivo non è comunque cumulabile con altri aiuti pubblici concessi per gli stessi costi ammissibili.

Modifiche all’Accordo di reciprocità per la conversione di patenti albanesi

Ministero Infrastrutture e Trasporti Nota del del 3 settembre 2019

Il Dipartimento Trasporti Terrestri – Direzione generale Motorizzazione, con questa nota, ha comunicato che dal 9 settembre scorso, gli Uffici della Motorizzazione possono accettare anche le richieste di conversione di patenti albanesi redatte sul modello rilasciato dal 2017.

Nella nota, infatti, si precisa che possono ancora essere convertite le vecchie patenti, individuando così due modelli di patenti albanesi cui riconoscere validità ai fini della conversione in Italia.

Disposizioni per la tutela del lavoro e la risoluzione di crisi aziendali

Decreto legge n. 101 del 3 settembre 2019 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. n. 207 del 4 settembre 2019

Con questo decreto legge sono state adottate disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali. Vediamo i punti salienti.

Subordinazione. In riferimento alla tutela del lavoro, sono state apportate modifiche che introducono l’applicazione della presunzione assoluta di subordinazione anche ai rapporti di collaborazione, purché le modalità di esecuzione siano organizzate mediante piattaforme digitali.

Parasubordinati. Per quanto riguarda i lavoratori parasubordinati – iscritti alla Gestione Separata INPS -non titolari di pensione e privi di altra tutela obbligatoria, è prevista la corresponsione dell’indennità giornaliera di malattia, quella di degenza ospedaliera, congedo di maternità e congedo parentale, a condizione che sia stato versato un mese di contributi alla Gestione Separata INPS, nei 12 mesi precedenti la data di inizio dell’evento o dell’inizio del periodo indennizzabile. L’indennità di degenza ospedaliera viene inoltre aumentata del 100%.

Riders. Vengono introdotte disposizioni specifiche per i riders cioè i “prestatori occupati con rapporti di lavoro non subordinato”, che svolgono attività di consegna di beni per conto altrui, in ambito urbano e con l’ausilio di velocipedi o veicoli a due ruote o assimilabili, attraverso piattaforme anche digitali. Anche per tali lavoratori, che operano al di fuori di un rapporto di lavoro subordinato, viene riconosciuto il diritto:

  • ad essere retribuiti in base alle consegne effettuate purché in misura non prevalente(a cottimo);
  • alla retribuzione a base oraria, a condizione che, per ciascuna ora lavorativa, il lavoratore accetti almeno una chiamata.

Contrattazione collettiva. Il decreto inoltre specifica che la contrattazione collettiva può definire schemi retributivi modulari e incentivanti, che tengano conto delle modalità di svolgimento della prestazione e dei diversi modelli organizzativi.

Si è estesa a tali lavoratori anche la copertura assicurativa INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Tali adempimenti devono essere attuati dalle imprese che si avvalgono delle piattaforme digitali e il premio per tale copertura assicurativa obbligatoria è determinato in base al tasso di rischio corrispondente alla attività svolta.

Lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa – DIS COLL. Per questi lavoratori è previsto che per accedere all’indennità di disoccupazione sia sufficiente il prerequisito di 1 mese di contribuzione nell’anno precedente la cessazione dellacollaborazione, anziché dei precedenti 3 mesi.

Disposizioni per la risoluzione di crisi. Il decreto, infine prevede alcune misure per la risoluzione di crisi aziendali e, tra le altre disposizioni urgenti in materia di ILVAS.p.a.

Bando per promuovere il welfare aziendale

Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri del 27 agosto 2019. Bando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 del 3 settembre 2019

Il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato questo bando denominato “#Conciliamo” che destina 74 milioni di euro per il finanziamento di progetti in materia di welfare aziendale.

Obiettivi. Il bando ha come obiettivi il rilancio demografico, l’incremento dell’occupazione femminile, il riequilibrio dei carichi di lavoro tra uomini e donne, il sostegno alle famiglie con disabilità, la tutela della salute, il contrasto all’abbandono degli anziani.

Interventi. Gli interventi cui sono destinati i benefici sono quelli che promuovono un welfare per le famiglie e per migliorare la qualità della vita dei lavoratori.

I progetti possono riguardare sia azioni già intraprese che nuovi interventi, purché coerenti con gli ambiti di intervento individuati, da tra cui la flessibilità oraria e organizzativa (smart working), la promozione e il sostegno della natalità e della maternità, tramite incentivi alla natalità o specifiche iniziative formative per assenze di lungo periodo nonché interventi e servizi di supporto alla famiglia, quali la creazione di asili nido, l’attribuzione di benefit e contributi economici.

Beneficiari. Possono partecipare al bando: le imprese, le società cooperative e i soggetti collettivi con almeno 50 lavoratori a tempo indeterminato nelle sedi legali presenti sul territorio nazionale. Possono essere finanziate, se meritevoli, anche azioni in corso.

Per partecipare al bando le imprese sono tenute a contribuire ai costi del progetto con un cofinanziamento con risorse finanziarie pari ad almeno il 20% del totale dell’importo richiesto oppure con risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dai soggetti proponenti, sempre nella stessa percentuale del 20%.

Beneficiari possono essere anche consorzi e gruppi di imprese, sempreché tutti i partecipanti al soggetto collettivo siano soggetti finanziabili ed il capofila dei consorzi e dei gruppi di imprese abbia almeno 50 dipendenti a tempo indeterminato, nonché imprese anche in forma di associazione temporanea di scopo (ATS), a condizione che il capofila abbia almeno 50 dipendenti a tempo indeterminato.

Domanda e procedura. Per presentare domanda di accesso agli incentivi, è necessario aver inviato via PEC il modulo di domanda e gli allegati entro le ore 12.00 del 15 ottobre 2019, data di scadenza. La documentazione va inviata solo da un indirizzo di posta certificata e deve essere indirizzata a conciliamo@pec.governo.it, indicando nell’oggetto il codice “AC2019” e la denominazione del soggetto proponente o del capofila, in caso dei gruppi di aziende.

Ogni richiesta di finanziamento deve essere ricompresa tra un minimo di 500milaeuro e un massimo di 1,5 milioni di euro. Pubblicata la graduatoria, il Dipartimento invia quindi ai proponenti i progetti ammessi al finanziamento, una convenzione che disciplina i rapporti reciproci in relazione alla realizzazione del progetto, all’erogazione del contributo e alla rendicontazione delle spese.

Altre associazioni datoriali sottoscrivono il CCNL

Verbale di accordo del 23 luglio 2019

Con questo verbale di accordo, Anita, Assotir, Fai, Fiap e Unitai con Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti si sono pronunciate sull’accordo di rinnovo del CCNL Logistica, trasporto merci e spedizione.

Le associazioni hanno affrontato le questioni che avevano portato alla sottoscrizione con riserva dell’accordo 3 dicembre 2017 per i dipendenti da imprese di spedizione, autotrasporto merci e logistica. Vediamo i principali punti dell’accordo dello scorso 23 luglio.

Principio di neutralità contrattuale. Le parti si impegnano ad inserire nel prossimo articolato contrattuale il principio di neutralità contrattuale, attraverso l’assenza di qualunque elemento contrattuale che crei dumping associativo, a garanzia della piena parità di condizioni contrattuali per le imprese, indipendentemente dalla loro appartenenza ad una Associazione datoriale.

Contratto d’ingresso e a termine. Le parti convengono di estendere la disciplina del contratto di ingresso e la disciplina del contratto a termine (di cui all’accordo 3 dicembre 2017).

Inoltre, fino al 31 dicembre 2019, il limite percentuale di assunzioni a termine è elevabile al 40% per le seguenti attività:

  • trasporti stagionali legati al settore agricolo;
  • trasporto di prodotti legati a consumi concentrati in particolari periodi dell’anno (caldi o freddi), anche con riferimento ai flussi turistici;
  • trasporto di combustibili vari nel periodo invernale (novembre-aprile)

Assistenza sanitaria. Conftrasporto riconosce in Sanilog il fondo di riferimento per l’assistenza sanitaria integrativa.

AGOSTO 2019

Dopo il mese di luglio, che ha confermato la sostanziale stabilità dei prezzi del gasolio, il periodo successivo, per tradizione vacanziero, ha fatto registrare una nuova marcata dinamica discendente che si è notata sia in termini assoluti che di media ponderata del periodo riavvicinando i valori a quelli presenti a inizio anno. Le altre voci di costo non hanno presentato ulteriori variazioni.

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