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Anita chiede: meno giorni di fermo per i veicoli pesanti

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«Non possiamo permetterci di essere il Paese con il maggior numero di giornate di divieto di circolazione dei mezzi pesanti in Europa, ancor più alla luce dei dati che ormai dimostrano l’assenza di un nesso causale con l’incidentalità stradale». Ad affermarlo con vigore è il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, che ha chiesto al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi di convocare un tavolo per discutere sul calendario delle giornate di divieto per i veicoli pesanti per il prossimo anno.
Nei giorni scorsi, in occasione di un incontro della Commissione sicurezza per l’autotrasporto, al ministero dell’Interno, è stata evidenziata la mancanza di relazione tra la circolazione dei veicoli pesanti e il tasso di incidentalità. Una relazione che in passato è stata posta alla base del calendario dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti e che, alla luce dei dati forniti dalla Polizia Stradale, occorre rivedere. Secondo i dati relativi al primo semestre 2014 della Stradale, su 728 incidenti stradali mortali, l’88% non vede implicati veicoli pesanti e la maggior parte di questi avviene in ambito urbano.
«L’Italia è l’unico Paese che prevede divieti di circolazione anche di venerdì per un totale di 78 giornate di divieto – puntualizza Baumgartner – e se vogliamo far ripartire l’economia italiana, bisogna eliminare gli ostacoli che comprimono la produttività delle imprese ed il tema dei divieti di circolazione è uno di questi». Un’Unione Europea che corre sempre a diverse velocità, dove dodici sono i Paesi che non hanno divieti né domenicali né di festività nazionali. Tra questi ci sono paesi come la Danimarca, il Belgio e l’Olanda, quest’ultimo un caso d’eccellenza per le attività di logistica.
«A detta di ANAS, nel periodo estivo si è verificato un solo giorno di bollino rosso non coincidente, peraltro, con una giornata di divieto di circolazione dei mezzi pesanti – conclude il presidente di Anita – ciò a conferma del fatto che sono cambiati i flussi di traffico veicolare e non vi è più alcuna ragione di mantenere divieti nelle giornate di sabato. Chiediamo, pertanto, di concentrare i divieti nelle sole giornate festive e di promuovere misure alternative nel periodo estivo che siano capaci di coniugare le esigenze del traffico privato con quelle del trasporto delle merci. Pensiamo, ad esempio, a misure quali il divieto di sorpasso tra mezzi pesanti sulle tratte stradali ed autostradali a due corsie.».

 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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