A essere generosi il 2018 verrà ricordata come un’annata mediocre per il mercato dei trasporti italiano. Due sole volte durante l’anno è stato raggiunto o superato il 50% nel rapporto carichi-mezzi (aprile 55% e luglio 50%), mentre nei restanti mesi l’indice ha quasi sempre oscillato tra il 30 e il 40%, un quadro confermato anche dall’ultimo trimestre. Sulla base dei dati forniti dal Barometro Trasporti di Timocom, si può vedere come il rapporto carichi:mezzi sia sempre stato di segno negativo: a ottobre e novembre 30:70 e a dicembre 38:62, col solito apporto ascensionale delle festività natalizie. Purtroppo il dato di gennaio 2019 è peggiorativo, con un rapporto carichi-mezzi del 27%. Insomma, c’è poca trippa per gatti.
Se poi raffrontiamo la situazione con l’ultimo trimestre 2018 del resto d’Europa, viene fuori il solito gap col Continente, che chiude l’anno in bellezza, con una domanda di spazi di carico che si mantiene elevata. A ottobre nella UE era stato registrato un picco del 74% di carichi in rapporto al 26% di mezzi di trasporto, seguito da un 69% sia a novembre che a dicembre. Nessuna novità, peraltro: in genere il trend positivo europeo corrisponde a una tendenza negativa in Italia e viceversa.
Poche soddisfazioni anche nelle relazioni con gli altri Paesi. Ad oggi, la quota carichi più alta è quella con la Francia (61:39), seguita da un apprezzabile 54:46 della Germania e da un per certi versi sorprendente 48:52 della Gran Bretagna. Il resto è poca cosa. Peggio ancora il mercato in entrata che vede un po’ di movimento di carichi dall’estero solo con il pareggio della Spagna (50:50) e in parte col traffico dall’Ungheria (36:64). Buone notizie invece dal mercato interno che, tra ottobre e dicembre 2018, si è mantenuto nel range 63-65%. Ma poi a gennaio 2019 la situazione si è normalizzata al ribasso, con un 44% indice di stagnazione.
Difficile ora fare previsioni per l’anno corrente. Se infatti in Europa il rapporto carichi-mezzi fa presagire una quantità elevata di merci pronte e una carenza di mezzi di trasporto – in Germania il problema della penuria di autisti è drammatico – in Italia gli ultimi dati spingono al ragionamento opposto: troppi pochi carichi con troppi veicoli. La speranza è che, poiché il mercato italiano tende storicamente ad arrivare in ritardo rispetto ai trend continentali, l’ottima annata del trasporto merci europeo arrivi come un benevolo tsunami tra qualche mese anche sui nostri lidi.
Carichi/veicoli disponibili** Relazione inversa**
Italia–Europa 27/73 24/76
Italia-Italia 44/56 ——-
Italia-Francia 61/39 24/76
Italia-Germania 54/46 13/87
Italia-Svizzera 21/79 07/93
Italia-Repubblica Ceca 35/65 24/76
Italia-Gran Bretagna 48/52 12/88
Italia-Spagna 50/50 49/51
Italia-Austria 25/75 24/76
Italia-Belgio 22/78 05/95
Italia-Paesi Bassi 20/80 09/91
Italia-Ungheria 36/64 36/64
Italia-Slovenia 24/76 28/72
Italia-Polonia 29/71 25/75
** Dati al 24/01/19, ore 15:30-16:00
Galleria fotografica
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