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CAFA e Renault Trucks, 38 veicoli e una visione comune: quando una cooperativa diventa flotta

L’azienda ferrarese e il costruttore della losanga costruiscono un’operazione che va oltre la semplice consegna di 38 Renault Trucks T High: è una visione condivisa, una strategia collettiva che trasforma una cooperativa in una vera flotta. Stessa direzione, stessi mezzi, stesso futuro

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È più di una consegna. È il racconto di un ritorno a casa, il coronamento di una strategia audace, il segnale concreto che l’unione – nel mondo del trasporto – non è solo forza, ma anche futuro. A maggior ragione in una contingenza economica fatta di concentrazione e di grandi aziende che crescono e di piccole sempre più in difficoltà.

38 Renault Trucks T High, tra cui uno speciale T High Smart Race, sono stati consegnati alla cooperativa C.A.F.A. di Ferrara grazie a una sinergia perfettamente orchestrata tra Renault Trucks Italia, la concessionaria SICAMION e i tanti soci che, pur muovendosi come singoli, hanno agito come un corpo unico.
Una grande flotta nata da un mosaico di esigenze individuali, ma governata da un’unica visione.

Una trattativa partita da 18 e lievitata a 38: la forza dell’aggregazione

«Siamo partiti con l’idea di rinnovare 18 mezzi di proprietà della cooperativa – racconta Massimo Munerati, Presidente di C.A.F.A. – ma da lì si è accesa una miccia. Alcuni soci ci hanno chiesto se potevano unirsi all’acquisto. E così abbiamo capito che stavamo costruendo qualcosa di più grande. Abbiamo comunicato in modo capillare l’operazione, raccogliendo manifestazioni d’interesse. In due settimane, il numero è raddoppiato».

Non un semplice acquisto, quindi. Ma un vero modello replicabile, capace di trasformare tanti padroncini in una flotta coesa, con gli stessi mezzi, le stesse garanzie, le stesse opportunità.

Tutti i veicoli, infatti, sono equipaggiati con propulsori di uguale potenza (480 cv, tranne uno da 520), analoghi optional (qualcuno ha richiesto i cerchi in lega e altri no) e identico colore (tutti bianchi come lo zucchero, la principale merce gestita, stoccata e movimentata dalla cooperativa ferrarese, tranne quattro).

Munerati lo sottolinea con convinzione: «Nel nostro settore, dove i costi salgono e i margini si assottigliano, fare squadra è l’unica via sostenibile. Il contratto di manutenzione quinquennale, la garanzia totale, l’officina Auto Service Renault a un chilometro: tutto questo ci permette di offrire ai soci non solo camion, ma anche certezze».

E poi c’è la formazione. Perché un mezzo evoluto ha bisogno di un autista pronto. Renault Trucks e C.A.F.A. hanno pianificato un programma di corsi mirati per gli autisti, finalizzati a ottimizzare i consumi, migliorare la guida, sfruttare al meglio la tecnologia.

«La figura dell’autista cambia – aggiunge Munerati – Non è più solo l’uomo alla guida, ma è colui che interpreta dati, lavora in simbiosi con il mezzo. E noi vogliamo che i nostri autisti siano all’altezza del futuro».

Non solo camion: una scelta di comunità

Dietro questa operazione, c’è qualcosa che va oltre la logistica. C’è appartenenza e c’è identità.

Lo dice con passione anche Marco Bonaveglio, Direttore Commerciale di Renault Trucks Italia:
«È stata una sfida. Mettere insieme tante realtà, con dimensioni e storie diverse. Eppure, si è creata una perfetta sintonia. E lo dimostra anche il momento della consegna: nessuno è stato obbligato, eppure sono venuti in tanti perché ci credono e vivono questa esperienza come un evento da festeggiare».

Una sinergia che ha visto in campo la concessionaria SICAMION, che ha mediato esigenze, configurazioni, aspettative. Ogni socio ha potuto personalizzare, nei limiti, il proprio veicolo. Un compromesso tra standardizzazione e libertà, che ha portato alla nascita di una vera flotta.

La riconquista: la soddisfazione di Renault Trucks

C.A.F.A., storicamente legata a Renault Trucks, aveva intrapreso strade diverse negli ultimi anni. Ma oggi torna indietro convinta.
«È bello quando un cliente continua a sceglierti – dice Bonaveglio – ma è ancora più bello quando ritorna, dopo una separazione. Questa è una storia di fiducia riconquistata».

Decisivi, nel riavvicinamento, sono stati due mezzi equipaggiati con motore TurboCompound, uno della cooperativa e l’altro di un socio influente, acquistati qualche anno fa, prima della separazione. E i dati generati dall’utilizzo di questi mezzi hanno funzionato come un gancio per una memoria passata, perché parlavano chiaro: consumi ridotti, affidabilità, comfort.

E quando su quei numeri è stata iniettata anche una nuova dose di  tecnologia e di offerta finanziaria, si sono poste le basi per ristabilire una relazione. Infatti, con strumenti come Optifleet e con il riacquisto programmato (buyback), che garantisce valore al veicolo anche a fine ciclo, la proposta Renault Trucks ha saputo rispondere ai dubbi più concreti dei trasportatori. E poi – conclude Bonaveglio – «altro aspetto molto importante è stato il nostro contratto di assistenza, che, rispetto ai precedenti, semplifica notevolmente le dinamiche per il cliente. Oggi infatti proponiamo un solo tipo di contratto, il contratto full, dove tutto è coperto e non ci sono discussioni su cosa sia o meno incluso. Per il trasportatore questo significa costi fissi, mentre per il costruttore è l’espressione di fiducia piena sui propri mezzi». 

Come trasformare una sommatoria in una visione unica

Lorenzo Leone, Key Account Manager di Renault Trucks Italia, conosce bene la complessità delle flotte cooperative: «Non è facile gestire specifiche diverse, ma ci siamo riusciti. Si parte da una base comune e poi si adattano piccole varianti. Così ognuno si sente ascoltato, ma il gruppo resta coeso. È questa la vera forza: trasformare una sommatoria in una visione unica».

«Il messaggio che possiamo trasmettere, anche ad altre cooperative – sottolinea Leone – è che è possibile risolvere queste questioni se ci si accorda su una base ragionevole. Occorre creare un’ossatura consistente, perché non possiamo modificare continuamente tutto per ogni singolo associato. Però se si parte da una base comune e si effettuano adattamenti per i singoli, la soluzione è fattibile e, sebbene complicata, ci permette di formare una grande flotta di veicoli».

Un messaggio per il settore: l’unione è il vantaggio competitivo


L’operazione C.A.F.A. – Renault Trucks non è solo una consegna. È una dichiarazione di intenti, la prova che l’aggregazione conviene, non solo nei sogni, ma anche nei numeri.

Munerati guarda avanti: «Abbiamo 150 mezzi e oggi ne abbiamo sostituiti 38. Se un giorno, per esempio all’interno di un’aggregazione come Federtrasporti (a cui C.A.F.A è associata), ne gestissimo 1.000 o più sempre con questo metodo, saremmo una delle flotte più importanti d’Italia. Non conta il nome, il punto è unirsi. Perché il mercato premia chi sa parlare con una voce sola».

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