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Due week-end di controlli a tappeto: quasi un camion su tre non è in regola

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Cosa succederebbe se i controlli sul trasporto merci fossero,per almeno un lasso di tempo, attenti e continui? Un paio di anni fa, intervistatoda Uomini e Trasporti, il segretarionazionale di Assotir, Claudio Donati, rispondeva testualmente: «tuttisanno che, con i prezzi che girano, il mercato del trasporto è border line,ma nessuno ha interesse a cambiarlo. Altrimenti basterebbe una settimana dicontrolli a tappeto per far implodere il sistema: se i trasportatori avesserola certezza di essere controllati, bloccherebbero le proprie attività. Lo sannoloro per primi che sono incompatibili con i prezzi che sono costretti apraticare». 

Teorie, certo. Ma oggi assumonoun riflesso concreto. È successo infatti che la Polizia Stradale,in particolare nel Nord e Centro Italia, abbia intensificato i controlli. Anzi,di più. Tra il 27-28 marzo e il 4-5 aprile ha messo in campo una vera e propriatask force coordinata dalla Polizia Stradale di Roma. Il risultato è prestodetto. Sono stati controllati 3.000veicoli, di cui 2.700 destinati al trasporto merci e 300 autobus. 850 sonorisultati i veicoli non in regola (790 veicoli pesanti), dei quali il 30%comunitari e il 3% extracomunitari, per un totale di 1.227 violazioni allanormativa specifica.In 30casi sono stati accertati trasporti abusivi (in assenza di titolo autorizzativoo non rispettando le regole del cabotaggio) e in altri 50 si sono riscontrateirregolarità al documento di trasporto.
340 le violazioni alla normativa intema di tempi di guida e di riposo (superamento dei limiti, irregolarità nelleregistrazioni o, peggio ancora, con alterazione dell’apparecchio diregistrazione). Ci sonopoi 150 infrazioni alla normativa sull’obbligo di revisione del veicolo e di inefficienzevarie dei dispositivi e degli equipaggiamenti, oltre a 90 trasporti incondizione di sovraccarico.
Perultimo, la ciliegina sulla torta: in Friuli Venezia Giulia le pattuglie hannointercettato e sanzionato un furgone che percorreva contromano il raccordoVillesse-Gorizia e denunciato il conducente di un veicolo industriale stranieroil cui rimorchio è risultato rubato in Spagna.

Tuttoquesti in due week-end di inizio primavera. Ma, ripetiamo, se operazioni analoghe fosseropiù frequenti e costanti, se anche in Italia, come avviene all’estero,crescesse la percezione che la strada è un luogo controllato e che quindi non c’èspazio per chi si pone al di là della legge, cosa potrebbe accadere?

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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