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Esame per patente C e C1: il ministero fissa le disposizioni per renderlo ovunque uniforme

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L’esame per conseguire la patente C e C1 è stato cambiato da circa un anno, ma le modalità pratiche con cui lo si sostiene nelle diverse motorizzazioni è ancora poco omogeneo. Insomma, a seconda dei casi e dei luoghi può risultare più o meno difficile. Ecco perché dal ministero arriva una circolare, datata 7 gennaio, con cui non si innova nulla, ma si forniscono una serie di indicazioni per standardizzare e rendere il più possibile uniforme l’esame.

La circolare richiede a chi esamina di valutare la capacità dei candidati di prepararsi a una guida sicura esclusivamente sui contenuti presenti nella scheda valutativa e di verificare che siano in possesso di precise capacità che elenca espressamente:
a) capacità di posizione il sedile nella corretta posizione di guida (distanza dai pedali, dal volante, altezza e inclinazione dello schienale);
b) capacità di regolare gli specchietti retrovisori, le cinture di sicurezza poggiatesta, valutandone l’efficienza e la giusta altezza;
c) capacità di controllare o correttamente utilizzare almeno tre dispositivi, scelti a caso nel seguente elenco: pneumatici, ruote, sterzo, freni, parafanghi, livelli, dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione, dispositivi di segnalazione acustica, parabrezza e finestrini, tergicristalli, cronotachigrafo;
d) capacità di controllare la pressione dell’aria, del serbatoio dell’aria compressa e delle sospensioni;
e) capacità di controllare una serie di fattori di sicurezza del carico. E in particolare
la struttura di contenimento
, le condizioni dei teli di copertura (ove presenti), le chiusure del compartimento di carico, i dispositivi di fissaggio del carico.

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