Artoni entra interamente nelle mani di Fercam. L’azienda altesina, che più di un anno e mezzo fa aveva affittato un ramo di azienda composto da 14 filiali del gruppo emiliano entrato in dissesto, adesso, assieme al partner immobiliare Prelios, si è aggiudicata la gara indetta dal Commissario Straordinario per la vendita della società entrata nel frattempo in Amministrazione Straordinaria. Hannes Baumgartner, Amministratore Delegato di Fercam, non fa mistero che l’operazione comporti «uno sforzo finanziario ulteriore», ma spiega che l’offerta ottimale per l’intero gruppo è stata presentata con «un partner immobiliare che si occuperà degli immobili non idonei per la nostra attività».
Nel complesso, infatti, parliamo di un’operazione che interessa 140 dipendenti dei 191 totali rimasti alle dipendenze e 26 immobili di proprietà situati su tutto il territorio nazionale e oltre 1.500 unità di carico, principalmente casse mobili.
Dei dipendenti non rientranti nell’acquisto si farà carico la Procedura, mentre gli altri saranno inseriti in filiali Fercam a non più di 125 km dall’attuale sede di lavoro. Non saranno riattivati altri siti Artoni oltre a quelli già affittati con il precedente affitto di ramo di azienda e le attività dei rimanenti siti Artoni saranno gestite da filiali Fercam. «Abbiamo già chiesto ai sindacati un incontro per concordare le modalità di inserimento delle persone in Fercam – ha chiarito Baumgartner – e garantiremo ovviamente tutti i diritti acquisiti. Rimane importante la concordata flessibilità geografica per garantire la necessaria efficienza onde assicurare la competitività e conseguente sicurezza dei posti di lavoro anche in futuro. Sono sicuro che i sindacati agiranno con la necessaria responsabilità tenendo presenti anche le esigenze aziendali in considerazione delle difficoltà e turbolenze che caratterizzano il mercato del settore dei trasporti».