Le strade della provincia di Trento, quelle in particolare in direzione di Sarche, lungo la SS45 bis, sono spesso attraversate da camion carichi di materiali ferrosi – merci da riciclare di cui l’Italia è un grandissimo importatore – indirizzate per lo più negli stabilimenti del bresciano. La cosa, però, suscita qualche prurito nella popolazione locale, che non vede di buon occhio questo traffico giudicandolo ingombrante. Questo almeno è quanto si desume da un articolo apparso proprio ieri sul quotidiano locale L’Adige, in cui si riferiva un episodio che aveva come co-protagonista un camion che stava transitando intorno alle 18 nei pressi di Vezzano, appunto lungo la statale 45 bis Gardesana. Non stava facendo nulla di male. Magari, proprio perché a pieno carico, procedeva con prudenza e circospezione. E quindi abbastanza lentamente. Così, vista anche l’ora (quella in cui in genere le persone escono dal lavoro e tornano a casa), nell’arco di poco tempo alle spalle del camion si è creato una lunga colonna, sempre più indispettita. Qualcuno inveiva pure contro l’autista perché non accostava facendo passare le più veloci automobili.
Senonché, approfittando del momentaneo svuotamento della corsia opposta, una vettura ha pensato bene di sorpassare l’intera colonna e quindi anche lo stesso camion. A quel punto – stando sempre alla ricostruzione dell’Adige – la stessa auto si è fermata, costringendo il camion e l’intera colonna a fare altrettanto. In questo modo tutti hanno potuto assistere a una scena abbastanza inquietante: dall’auto sono scese due persone che si sono dirette verso il camion, hanno aperto la porta della cabina, hanno costretto l’autista a scendere e così, davanti a tutti, lo hanno preso a schiaffi. Con quel fare intendevano in qualche modo punirlo per quell’andatura da lumaca o per non aver dato strada a chi ha fretta.
Quindi, sono risaliti in auto e, tempo pochi secondi, si sono dileguati.
Possiamo aggiungere, per completezza di informazione, che l’autista schiaffeggiato era di nazionalità polacca, ma questo ovviamente non cambia il significato del gesto che esprime in modo preoccupante non soltanto l’odio o più semplicemente il fastidio verso i veicoli pesanti, giudicati “di troppo”, ma anche una pericolosa tendenza, sempre più diffusa, a farsi giustizia da sé.
Non sappiamo di preciso come abbia reagito l’autista, se abbia cioè preso nota della targa dell’auto e intenda magari sporgere denuncia. Se così fosse, comunque, sarebbe di certo giustificato.