«L’impennata del gas metano liquido rischia di compromettere il processo di transizione energetica e l’abbattimento delle emissioni inquinanti». È un vero e proprio allarme quello lanciato da Domenico De Rosa, Ceo del Gruppo Smet, in riferimento al caro carburante e in particolare all’aumento esponenziale del prezzo del gas metano liquido.
Come è noto, la corsa dei prezzi internazionali del gas sta avendo riflessi importanti sui prezzi alla pompa, che ogni giorno sembrano toccare nuovi record sia per quanto riguarda il metano compresso che il Gnl. Nel giro di poche settimane, infatti, i prezzi sono più che raddoppiati. E il peggio, probabilmente, deve ancora venire.
«Stiamo parlando di un aumento che supera il 100% e mette a repentaglio lo sviluppo di tecnologie strategiche per l’abbattimento delle emissioni inquinanti e, in ultima analisi, per la decarbonizzazione dei trasporti», ha commentato De Rosa.
Per il numero uno di Smet, l’aumento esponenziale del costo del Gnl non può e non deve ricadere interamente sulle aziende che hanno investito nello sviluppo di modalità di trasporto sostenibile con piani industriali mirati. In questo modo si rischia di compromettere la transizione energetica, che il caro carburante rende antieconomica per le aziende del settore.
De Rosa ha poi lanciato un appello alle Istituzioni: «Auspichiamo un intervento decisivo da parte del Governo, con l’obiettivo di tutelare la transizione energetica in atto. Chiediamo non solo una stretta vigilanza sull’aumento dei prezzi, ma anche e soprattutto misure analoghe a quelle contenute nel recente Decreto Salvabollette, che consentiranno di contenere i costi di luce e gas. Strategica a nostro avviso è infine la defiscalizzazione dei mezzi Ecotruck, che abbiamo già avuto modo di richiedere attraverso le nostre Associazioni di categoria».