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Trasporto aereo: nel 2024 il cargo merci è cresciuto del 15%

Secondo Il report sulle società di gestione aeroportuali di Anama e Centro Studi Fedespedi traffico in ascesa anche nei primi nove mesi dell’anno in corso (+ 0,8%). Numeri in positivo pure per i passeggeri (+11% e +4,7 tra gennaio e settembre 2025)

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Il traffico merci via aereo è cresciuto nel 2024 del 15% e, nei primi nove mesi del 2025, si attesta a un ulteriore +0,8%. I dati emergono dal nuovo report sulle società di gestione aeroportuale promosso da Anama (Associazione nazionale agenti merci aeree) e realizzato dal Centro Studi Fedespedi, che analizza i bilanci 2024 di 14 gestori italiani e di quattro primari aeroporti europei (Amsterdam, Londra Heathrow, Francoforte e Parigi Charles de Gaulle). In salita anche il traffico passeggeri (+11% e +4,7 tra gennaio e settembre 2025).

Cargo aereo da 1.249 milioni di tonnellate

Nello studio si sottolinea come il 2024 sia stato un anno particolarmente positivo per il cargo aereo: la movimentazione complessiva ha raggiunto 1.249 milioni di tonnellate, in crescita del 15% rispetto al 2023. Nei primi nove mesi del 2025 il trend si mantiene moderatamente positivo, con un incremento dell’0,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. L’attività cargo risulta fortemente concentrata: i primi dieci aeroporti movimentano oltre il 98% del totale e i soli scali di Milano Malpensa e Roma Fiumicino rappresentano insieme circa l’81,5% dei volumi

Il quadro internazionale ed europeo

Sul fronte merci l’UE a 27 membri ha movimentato 14,6 milioni di tonnellate nel 2024 (+8,1% rispetto al 2023), con l’Italia al sesto posto per volumi, a quota 1,17 milioni di tonnellate.

Le società di gestione aeroportuale

Complessivamente le 14 principali società di gestione aeroportuale italiane che amministrano i maggiori scali del Paese hanno generato nel 2024 ricavi per 3.144 miliardi di euro, di cui 2.116 miliardi riconducibili alle attività aviation (gestione infrastrutture, assistenza a terra, handling, ecc.) e 1.028 miliardi alle attività non aviation (retail, ristorazione, servizi commerciali e immobiliari in aeroporto). L’utile complessivo supera i 678 milioni di euro e l’occupazione diretta sfiora le 11.000 unità. Gli indicatori di redditività (ROS, ROI, ROE) mostrano nel complesso un buon equilibrio economico-finanziario dei gestori tricolori, con livelli di performance pienamente confrontabili con quelli dei principali player europei. Anche la struttura patrimoniale e finanziaria evidenzia un utilizzo della leva in gran parte equilibrato e indici di liquidità generalmente adeguati a sostenere i piani di investimento sulle aree aeroportuali.

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