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Truck e van: il mercato europeo cresce, ma la transizione si fa attendere

Il nuovo rapporto ACEA mostra un mercato dei furgoni e dei camion in ripresa dopo la frenata del 2022. Ma la transizione verso le alimentazioni alternative rallenta, con il diesel che rafforza la propria leadership

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Dopo la flessione registrata nel 2022 e una timida ripresa nel 2023, il mercato europeo dei veicoli commerciali torna a crescere in modo più deciso.

È quanto emerge dal rapporto ACEA Pocket Guide 2025-2026, secondo cui nel 2024 nell’Unione Europea sono stati immatricolati circa 1,95 milioni di veicoli commerciali, con un aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente.

Diesel dominante, elettrico al palo

Nel comparto dei veicoli commerciali leggeri, il diesel continua a fare la parte del leone, coprendo l’84,5% delle nuove immatricolazioni: un dato addirittura in crescita rispetto all’82,7% fatto registrare nel 2023. I van elettrici si fermano al 6,1%, in leggero calo rispetto al 7,2% dell’anno precedente, mentre gli ibridi scendono dal 2,3% al 2%. Stabili, invece, le alimentazioni alternative (metano, GPL e biocarburanti), che si attestano all’1,5%.

Se per i van la transizione procede a fatica, per i veicoli industriali medi e pesanti la situazione è ancora più marcata. Nel 2024, il 95,1% delle nuove registrazioni è a gasolio, una percentuale che da quattro anni non ha subito oscillazioni significative (95,9% nel 2021, 96,2% nel 2022, 95,0% nel 2023).

Gli autocarri elettrici restano fermi al 2,3% delle immatricolazioni, lo stesso valore del 2023, mentre gli ibridi non superano lo 0,03%. Anche qui le alimentazioni alternative si attestano al 2,6%, senza variazioni significative.

Un mercato che cresce, ma non cambia

L’aumento complessivo delle immatricolazioni nel 2024 riflette un mercato che ritrova dinamismo dopo un biennio complicato, complice la stabilizzazione dei costi logistici e un parziale recupero della domanda. Tuttavia, la fotografia sulle alimentazioni racconta un’altra storia: l’elettrificazione nei segmenti van e truck procede più lentamente di quanto previsto.

Secondo ACEA, tre sono i principali ostacoli:

  • rete di ricarica insufficiente, concentrata soprattutto in tre Paesi — Germania, Francia e Paesi Bassi — che da soli raccolgono quasi il 60% dei punti pubblici dell’UE;
  • differenziale di costo ancora elevato tra modelli elettrici e diesel;
  • incentivi frammentati e poco omogenei a livello europeo, soprattutto per le flotte professionali.

Il quadro che emerge, in buona sostanza, è quello di un mercato vivace nei numeri ma prudente nei cambiamenti: le immatricolazioni aumentano, ma il «profilo tecnologico» del parco circolante resta pressoché invariato.

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