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Zeno D’Agostino eletto presidente dei porti europei

Attualmente a capo dell'Autorità portuale di Trieste, il manager veronese è il secondo italiano a ricoprire la carica e succede alla finlandese Annaleena Mäkilä. Nel suo programma la transizione energetica, il cambio di governance per i porti di domani, la gestione delle risorse umane e la digitalizzazione

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Zeno d’Agostino, manager veronese a capo del Porto di Trieste dal 2015, è stato eletto presidente di Espo (European Sea Ports Organisation), il massimo organismo di rappresentanza dei porti su scala continentale. La nomina da parte dei rappresentanti dei 23 Paesi membri dell’associazione è avvenuta all’unanimità nel corso dell’Assemblea generale svoltasi a Bruxelles. D’Agostino, già vicepresidente di Espo dal 2020 al 2022, succede alla finlandese Annaleena Mäkilä e sarà affiancato dai vicepresidenti Daan Schalck, belga, a capo del North Sea Port (l’ente che unisce i porti di Ghent e Zeeland), e da Ansis Zeltiņš, lettone, ai vertici del porto di Riga.

Inserito nella classifica 2020 stilata da Forbes Italia dei 100 migliori imprenditori e top manager italiani, il neopresidente ha ricoperto nella sua carriera diverse cariche, tra cui quella di presidente di Assoporti – Associazione Porti Italiani, di segretario generale dell’Autorità Portuale di Napoli e di direttore generale dell’Interporto di Bologna. È la seconda volta che un italiano viene nominato a capo dell’organizzazione, dopo l’elezione nel 2014 di Giuliano Gallanti, storico presidente che aveva guidato i porti di Genova e Livorno.

Si tratta di un incarico prestigioso che, come spiega una nota dell’Autorità portuale di Trieste, «rappresenta un’occasione per far sentire la propria voce e per sviluppare appieno la propria naturale vocazione di sistema di scali integrato al centro del Mediterraneo. Oggi i porti non sono più solo semplici hub della filiera multimodale per il traffico di merci e persone, ma ecosistemi complessi tra mare e terra, centri di energia e piattaforme tecnologiche, motori di crescita sostenibile».

«La portualità europea – ha commentato D’Agostino deve affrontare sfide epocali, unita e attrezzata con proposte concrete, attraverso un dialogo costante insieme ai decisori politici continentali». Tra i punti chiave dell’agenda del neoeletto la transizione energetica, il cambio di governance, la gestione delle risorse umane e del conflitto sociale e la digitalizzazione.

D’Agostino ha ricevuto le congratulazioni da parte di numerose figure politiche, tra cui il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e la presidente del gruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani. Quest’ultima ha detto che «L’elezione all’unanimità di Zeno D’Agostino alla presidenza dei porti europei è un orgoglio per l’Italia, un riconoscimento alla competenza del presidente del Sistema portuale del Mare Adriatico orientale su cui abbiamo trasversalmente riposto fiducia, e un’occasione per valorizzare al massimo le potenzialità degli scali della penisola.» aggiungendo «Dopo la riforma Delrio con la ‘cura del ferro’ ora bisogna fare un altro passo avanti per completare l’idea del porto come sistema logistico e industriale, bisogna puntare sulla digitalizzazione, sulle connessioni e sulla semplificazione. Dal suo osservatorio operativo, D’Agostino potrà dare un notevole contributo».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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