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Francia: coppia di autisti portoghesi superano 49 ore di guida consecutive. Sanzioni all’azienda

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In Italia, e soprattutto a Roma, con l’espressione «fare il portoghese» ci si riferisce a qualcuno che, in occasione di uno spettacolo entra senza pagare il biglietto. Un modo di dire nato nel lontano 1732 quando in occasione dell’inaugurazione del Teatro Argentina l’Ambasciata del Portogallo offrì un rinfresco a cui i portoghesi potevano accedere gratis. Così, tantissimi romani si spacciarono per portoghesi pur di mangiare a sbafo.

Oggi questo modo di dire sembra fare breccia anche in Francia, almeno all’interno del mondo dell’autotrasporto, per indicare qualcuno che poco rispettoso delle regole. Le infrazioni commesse da autisti portoghesi, infatti, diventano sempre più frequenti: lo scorso anno – è stato calcolato – sono state circa una a settimana, più di 50 complessivamente. L’ultima, riscontratata alla vigilia di Pasqua (anche se diffusa soltanto ieri dalla gendarmeria) ha per protagonista una coppia di autisti che, partiti dal paese lusitano, dopo aver caricato fragole in Spagna, viaggiavano in direzione Regno Unito. Senonché giunti in località La Crèche, nella regione dell’Aquitania (sud-ovest della Francia) sono stati fermati dalla polizia all’innesto tra l’A83 e la A10. I gendarmi saliti in cabina, hanno scaricato i dati dal tachigrafo e si sono accorti che il camion era in viaggio da 49 ore e sei minuti. In questo arco di tempo, infatti, avevano fatto soltanto una sosta di 45 minuti.

Attenzione, però, prima di stramazzare al suolo: stiamo parlando di una guida in multipresenza, come si dice tecnicamente, vale a dire condotta in coppia. Ragion per cui il tempo di guida massimo consentito è di 18 ore giornalierie, che possono diventare 20 soltanto per due volte a settimana. Senza considerare che in ogni caso il riposo deve essere di almeno 9 ore consecutive. Quindi, seppure in due, gli autisti avevano fatto una tirata da record, ricorrendo a un piccolo stratagemma: fare ricorso a una terza carta tachigrafica che consentiva di “mascherare” il tempo effettivo di ognuno alla guida. Senonché quando all’improvviso si sono visti davanti la paletta gli uomini della gendarmerie, la coppia di autisti non hanno fatto in tempo a nascondere la terza scheda.

La cosa particolare è la sanzione comminata: 9.000 euro (vale a dire 4.500 euro per ogni autista) a carico dell’impresa e da versare a titolo di cauzione. Così il giorno di Pasqua i due autisti hanno potuto riprendere il loro viaggio un po’ più riposati.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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