Sono pesantissime le conseguenze derivanti dalla crisi finanziaria del Gruppo coreano Hanjin Shipping – settima compagnia di trasporto container, ora in amministrazione controllata – che non hanno risparmiato gli spedizionieri italiani.
Spediporto e Fedespedi hanno così promosso un incontro tra le parti coinvolte, Terminalisti con SECH e VTE, gli Agenti Marittimi con Assagenti, gli spedizionieri con Fedespedi e Spediporto e la dirigenza Hanjin Italy per «evitare migliaia di claims tra compagnia e spedizionieri – come dichiara espressamente Giampaolo Botta direttore generale Spediporto – impresa non semplice visto che ad oggi sono migliaia in Italia i contenitori degli Spedizionieri Internazionali bloccati e che stanno accumulando forti ritardi nelle consegne. Ci sono penali per ritardata consegna, merce deperibile su contenitori in viaggio o già sbarcati, costi per centinaia di migliaia di euro che maturano ogni giorno. Inoltre vi sono migliaia di contenitori fermi in mare di cui non si ha informazioni su quelli che potranno essere i tempi della consegna. In un momento dell’anno dove cominciano a viaggiare le merci per il prossimo Natale.»
Gli spedizionieri attraverso una polizza fidejussoria stipulata da Fedespedi e valevole a livello nazionale, garantiranno sia i terminal sia la compagnia della pronta riconsegna dei vuoti una volta concluse le operazioni di importazione. È la prima volta che si adotta una soluzione di questo genere che, preservando la facoltà degli associati di aderirvi o meno, consentirà uno sblocco complessivo della situazione a livello nazionale dove si stima che siano già presenti oltre mille contenitori.
A La Spezia – dove la compagnia di Seul rappresenta il primo vettore marittimo per operazioni di importazione con circa 90 mila contenitori movimentati all’anno – la Hanjin Spain, un gigante da 350 metri di lunghezza e un carico di 5000 teu, ha sbarcato alla banchina di LSCT 1650 container e questa questa mattina è ripartita verso Valencia e saltando il previsto scalo su Genova.
Sono in totale 85 le navi bloccate fuori dai porti con a bordo migliaia di container contenenti merci di colossi mondiali tra cui Nike, Hugo Boss e Samsung che, temono contraccolpi sulle forniture e stanno già pensando a piani alternativi per recuperare i prodotti destinati alle vendite natalizie.