Riparte il porto di La Spezia e spinge soprattutto sul trasporto merci. Il 2017 fa segnare una crescita dei container rispetto allo scorso anno del 15,8% con un totale di 1.473.571 teu, secondo scalo italiano tra quelli di destinazione finale. Interessante è anche l’equilibrio tra import ed export, visto che 742.495 teu (+16,8%) entrano e 731.076 (+14,8%) escono, mentre i contenitori pieni movimentati a banchina sono 1.076.773 teu (+15,1%) e qui l’export, con 686.747 teu (+16,5%), occupa la fetta più grossa con il 63,7%, anche se pure l’import, con 390.026 teu, sale del 12,9%.
Dove va e da dove arrivano questi contenitori? Rispetto ai traffici continentali la fetta maggiore prende la via dell’Asia, delle Americhe, dell’Europa, dell’Africa e dell’Oceania. Se si guarda invece al mercato interno ad assorbire i traffici sono regioni quali Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana, Liguria e Piemonte.
Ma il primato forse di maggior rilievo del Container Terminal di La Spezia riguarda la diversificazione modale, visto che lo scorso anno sono stati movimentati circa 127mila carri (+6,7%) e inoltrati 7.500 treni (+6,4%). Numeri che fanno pesare la quota del ferro del Terminal circa un 33%, percentuale stellare per l’Italia, ma forse anche per l’Europa.
Fin qui i container, che comunque conquistano una quota dell’85% sul traffico complessivo. Ma se a questi si aggiungono anche le rinfuse solide e liquide, il traffico complessivo di La Spezia diventa di 15,98 milioni (+12,6%), di cui 6,73 milioni allo sbarco e 9,25 milioni all’imbarco che ne rappresenta il 57,8% del totale.
Infine, due numeri anche per il porto di Marina di Carrara, legata a La Spezia dalla stessa Autorità di Sistema. Anche questo porto, ovviamente più contenuto, ha avuto un forte incremento delle movimentazioni a banchina, visto che con un traffico complessivo di 2.279.725 tonnellate, fanno segnare un +20,7%. Anche se, mentre le rinfuse solide con 529.900 tonnellate scendono del 3%, le merci varie con 1.749.825 tonnellate salgono addirittura del 30,3%, merito soprattutto del traffico containerizzato che sale del 60%.