Il terribile incidente che ha provocato morti e feriti ieri in Pennsylvania (USA) tra un pullman pieno di turisti italiani e un Tir americano si presta purtroppo ad alcune considerazioni su quali possono essere le conseguenze di una scarsa attenzione alla sicurezza della circolazione.
L’Interstate 380, la strada che da New York porta alle cascate del Niagara dove è avvenuto lo scontro, nella regione delle montagne Pocono, è stata protagonista già in passato di episodi drammatici, anche se per fortuna con esiti meno gravi. Come, per esempio, quando nel 1990 il tour bus della cantante di origini cubane Gloria Estefan, diretto a Syracuse, venne travolto da un autoarticolato, provocandole la frattura di una vertebra.
Il fatto è che nel nostro Paese un incidente di questo tipo non sarebbe probabilmente avvenuto o avrebbe avuto conseguenze meno tragiche. Secondo quanto scritto dai media locali, infatti, il camion che ha innescato il sinistro viaggiava verso sud e avrebbe invaso la carreggiata opposta dove il pullman procedeva verso nord, colpendo prima un altro Tir e poi scontrandosi col pullman (per la precisione il bus è penetrato violentemente nel rimorchio). Ma tra le due corsie di marcia dell’autostrada esiste solo un’ampia striscia di terreno erboso, senza guardrail o protezioni che avrebbero potuto deviare o rallentare la marcia del mezzo. Con tutta probabilità anche la motrice non era fornita di quei sistemi di sicurezza che ormai la maggior parte dei camion europei hanno adottato, come il controllo della corsia di marcia e gli alert che si attivano in caso di stanchezza del conducente. Insomma, non ci stancheremo mai di sottolineare come per evitare incidenti mortali sia necessario porre in essere tutte le azioni che minimizzino il rischio, sia dal punto di vista infrastrutturale sia dal punto di vista del veicolo.