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La riforma delle Autorità portuali è legge: saranno meno, più snelle e meno burocratizzate

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Da 24 Autorità portuali si passa a 15 Autorità di sistema che andranno a coordinare 57 porti di rilevanza nazionale. È il primo grande cambiamento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 31 agosto del decreto Madia con cui si rivoluziona il governo dei porti. Oltre a istituire le nuove Autorità di sistema portuale, infatti, vengono cancellati i vecchi Comitati portuali per sostituirli con Comitati di gestione ristretti composti, oltre che dal presidente dell’Authority, soltanto da rappresentanti di Regione, Comune, Città metropolitana e Autorità marittima. Gli operatori professionali, invece, saranno rappresentati soltanto negli Organismi di partenariato della risorsa mare e nelle Commissioni consultive, dove siederanno, nella nuova composizione, soltanto rappresentanti dei lavoratori delle imprese attive nei porti.

Le Autorità di sistema, chiamati a coordinare 57 porti di rilievo nazionale, saranno guidati da un board snello e da un presidente con ampia facoltà decisionale. Per individuarli, è stato lanciato un bando a cui hanno risposto in molti e che si chiuderà il 4 settembre.

Infine viene istituita presso il ministero dei Trasporti la Conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema con il compito di coordinare i “grandi investimenti infrastrutturali”, di pianificare l’urbanistica portuale, le strategie di concessione demaniale, di marketing e promozione internazionale dei sistemi portuali

Semplificate anche le procedure per l’approvazione dei Piani regolatori portuali e prevista la scelta della sostenibilità energetica e ambientale dei porti.

Infine rispetto agli attuali 113 procedimenti amministrativi, svolti da 23 soggetti, il decreto prevede l’istituzione di due sportelli che abbasseranno drasticamente i tempi di attesa, lo Sportello Unico Doganale per il Controllo sulla merce, che già si avvale delle semplificazioni attuate dall’Agenzia delle Dogane, e lo Sportello Unico Amministrativo per tutti gli altri procedimenti e per le altre attività produttive in porto non esclusivamente commerciali.

La riforma andrà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione tranne che rispetto a un punto: da subito le Regioni hanno 15 giorni di tempo per richiedere al ministero dei Trasporti un’autonomia finanziaria e amministrativa per una o più Autorità portuali (che vengono soppresse).
Lo stesso periodo di tempo è a disposizione dei governatori per la presentazione di eventuali richieste di slittamento dell’entrata in vigore del decreto in uno o più porti.

Dalla Sicilia e dalla Liguria sono già giunte delle prese di posizione in tal senso.
Ecco comunque l’elenco delle 15 nuove Autorità di sistema portuale

1) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR LIGURE OCCIDENTALE
Porti di Genova, Savona e Vado Ligure. 
2) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR LIGURE ORIENTALE 
Porti di La Spezia e Marina di Carrara. 
3) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO SETTENTRIONALE 
Porti di Livorno, Capraia, Piombino, Portoferraio, Rio Marina e Cavo. 
4) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO – CENTRO-SETTENTRIONALE 
Porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. 
5) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO CENTRALE 
Porti di Napoli, Salerno e Castellamare di Stabia. 
6) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEI MARI TIRRENO MERIDIONALE E JONIO E DELLO STRETTO
Porti di Gioia Tauro, Crotone (porto vecchio e nuovo), Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Villa San Giovanni, Messina, Milazzo, Tremestieri, Vibo Valentia e Reggio Calabria.
7) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE DI SARDEGNA
Porti di Cagliari, Foxi-Sarroch, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Oristano, Portoscuso-Portovesme e Santa Teresa di Gallura (solo banchina commerciale).
8) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE DI SICILIA OCCIDENTALE
Porti di Palermo, Termini Imerese, Porto Empedocle e Trapani.
9) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE DI SICILIA ORIENTALE
Porti di Augusta e Catania.
10) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE
Porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli.
11) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR IONIO
Porto di Taranto.
12) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO CENTRALE
Porto di Ancona, Falconara, Pescara, Pesaro, San Benedetto del Tronto (esclusa darsena turistica) e Ortona.
13) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO CENTRO-SETTENTRIONALE 
Porto di Ravenna.
14) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO SETTENTRIONALE 
Porti di Venezia e Chioggia.
15) AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO ORIENTALE
Porto di Trieste.

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

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