Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneLeggi e politicaAssologistica chiede confronto con il MIT per modificare i costi di riferimento dell'autotrasporto

Assologistica chiede confronto con il MIT per modificare i costi di riferimento dell’autotrasporto

A un mese dalla pubblicazione dei valori di riferimento, il presidente della commissione Trasporti di Assologistica, Aldo Rosada, critica il modo con cui sono stati definiti (senza rispettare gli accordi presi tra MIT e Antitrust) e ne auspica una modifica

-

Alla committenza non piacciono i costi di riferimento pubblicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) con un decreto direttoriale datato lo scorso 27 novembre. Lo dice a chiare lettere il presidente della commissione Trasporti di Assologistica, Aldo Rosada, con un intervento pubblicato sulla rivista Euromerci edita dalla stessa associazione, in cui auspica «la convocazione delle Associazioni della Committenza da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per avere l’opportunità di proporre quanto necessario al fine di poter modificare i contenuti del Decreto stesso». Più precisamente Rosada contesta che, rispetto ai contenuti del decreto del 27 novembre, non siano stati rispettati gli accordi e gli impegni assunti tra ministero e Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), in cui si specificava che tali valori di riferimento, senza essere espressi in modo dettagliato, dovevano essere raggruppati in quattro voci di costo (veicolo, ammortamento veicolo, lavoro e energia), indicando – il virgolettato è del rappresentante di Assologistica – per ognuna delle «forcelle tra un minimo e un massimo e senza l’individuazione di parametri per evitare di poter risalire a un valore di €/km».

Il presidente della Commissione Trasporti di Assologistica ricorda pure che, dopo la richiesta avanzata al governo da parte delle associazioni dell’autotrasporto all’indomani della sentenza del 7 febbraio 2018 della Corte Costituzionale (con cui di fatto veniva statuita la costituzionalità della normativa sui costi minimi) di ripubblicare i valori di riferimento dei costi di esercizio dell’autotrasporto e dopo che il ministero aveva chiesto un parere all’Antitrust sull’impostazione metodologica per definire tali costi, «nei mesi di aprile e maggio 2020 le Associazioni (Assarmatori, Assologistica, Confitarma e Federagenti), in rappresentanza di una parte della committenza, avevano chiesto invano alla Direzione Generale per il Trasporto Stradale e per l’Intermodalità del MIT «di essere coinvolti prima della pubblicazione dei valori indicativi di riferimento dell’autotrasporto». Una richiesta motivata – spiega – dalla volontà «di dare un contributo tecnico, operativo, costruttivo e rispettoso della situazione di mercato fermo restando che la Committenza, nello stabilire i prezzi dei servizi di trasporto, è da sempre impegnata a tenere in debita considerazione i principi di adeguatezza in materia di sicurezza stradale e sociale».

Entrando poi nello specifico, Rosada nota che, «relativamente al veicolo di oltre le 26 tonnellate, alcune voci di costo, previste nel Decreto Direttoriale, si possono considerare tranquillamente valori medi e non valori minimi. Ad esempio viene indicato un valore di acquisto minimo pari ad € 112.240 senza calcolare un valore residuo del 20% anziché un valore attuale di mercato pari ad € 85.000/90.000 meno il valore residuo del 20%».

Da qui la necessità di modificare il decreto, tramite un auspicato confronto, anche perché – puntualizza Rosada – «la Committenza è il soggetto che paga i servizi di trasporto e nelle trattative e/o decisioni riguardanti il settore dell’autotrasporto non dovrebbe essere mai esclusa».

Insomma, dopo circa un mese dalla pubblicazione dei valori di riferimento trascorsi in modo placido e assonnato, fatta eccezione per qualche parere raccolto da K44 sia in videocast che in podcast, adesso il confronto sul tema torna a svegliarsi e – c’è da scommetterci – occuperà l’agenda politica anche nel prossimo anno.

Anche per questo vi riproponiamo l’episodio di K44 Risponde e il podcast di K44 La voce del trasporto dedicati ai valori di riferimento dei costi di esercizio dell’autotrasporto.

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link