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Autotrasporto insoddisfatto: senza intese l’incontro con la viceministra Bellanova

Nel confronto odierno, la viceministra ha illustrato le iniziative del governo per sostenere il settore dell'autotrasporto, chiamato a far fronte ad aumenti dei costi di gestione ormai da mesi insostenibili. Tra le principali proposte avanzate, l'istituzione di un credito d’imposta pari al 15% del costo di acquisto dell’additivo AdBlue e del 20% delle spese sostenute per il Gnl. Ma per Unatras non è abbastanza. Anzi, l'associazione parla di «risposte insufficienti» e di «un governo che non ha capito la gravità della situazione»

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Si è svolto oggi l’atteso incontro tra le associazioni dell’autotrasporto e la viceministra Teresa Bellanova, richiesto a gran voce nei giorni scorsi da Unatras (sigla che raggruppa le associazioni di categoria) per chiedere al governo interventi urgenti a sostegno dell’autotrasporto, messo in ginocchio dall’impennata dei prezzi delle materie prime e dei costi gestionali, non solo quello del gasolio e del metano, ma anche dell’AdBlue.

Ristori su Gnl e Adblue

Nel corso del confronto la viceministra ha ribadito innanzitutto l’impegno di dare risposte funzionali ad affrontare la crisi, avanzando quindi una serie di proposte specifiche. La prima è quella che prevede dei ristori sull’utilizzo sia dell’additivo AdBlue che del carburante Gnl.

«Per l’Adblue – ha dichiarato Bellanova – pensiamo a una misura che, riconoscendo un credito d’imposta pari al 15% del costo di acquisto dell’additivo, al netto dell’Iva, riesca a garantire la sostenibilità d’esercizio delle imprese evitando contemporaneamente impatti negativi in termini di missioni climalteranti. Quanto al Gnl, proponiamo che il contributo, sempre sotto forma di credito di imposta, sia pari al 20% delle spese sostenute, al netto dell’Iva». 

Tavolo permanente sulle policy di settore

Altra proposta è quella di costituire una task force finalizzata ad affrontare strutturalmente il problema dei costi di riferimento dell’autotrasporto attivando un serrato confronto tra imprese di autotrasporto e committenza.

Previsto anche l’avvio di un Tavolo permanente per definire policy di settore «in una più ampia visione strategica capace di implementarne competitività, qualità, efficienza».

Ripartizione del Fondo autotrasporto

Bellanova ha poi annunciato la ripartizione del Fondo autotrasporto, pari a 720 milioni in tre anni, così suddiviso: 70 milioni per la deduzione forfettaria delle spese non documentate; 140 per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali; 5 milioni a finanziare la formazione professionale delle imprese di autotrasporto; 25 milioni di euro agli investimenti per lo sviluppo dell’intermodalità e della logistica e alla sostituzione e ammodernamento del parco veicolare delle imprese.

Formazione autisti

Sul tema autisti e CQC, infine, la viceministra ha voluto innanzitutto annunciare l’Istituzione, con la conversione in legge del Milleproroghe, del Fondo «Programma patenti giovani autisti per l’autotrasporto», con una una dotazione di 3,5 milioni di euro. Quanto all’ottenimento delle patenti di qualificazione professionale, Bellanova ha chiesto alle Direzioni generali competenti ed al Direttore dell’Albo l’avvio di «approfondimenti congiunti per indicare le semplificazioni da attuare salvaguardando naturalmente la sicurezza stradale e i principi comunitari ineludibili».

La risposta (piccata) delle associazioni

Al termine del confronto, Unatras ha subito diffuso una nota dalla quale traspare una profonda insoddisfazione. «Pur apprezzando la disponibilità al confronto da parte della viceministra Bellanova – scrive l’associazione – valutiamo le dichiarazioni del Governo non adeguate allo stato di difficoltà in cui versa il settore».

Unatras non entra nel merito delle questioni affrontate dalla Bellanova, ma giudica le risposte da lei date «insufficienti» e aggiunge anche che «il governo non ha capito la gravità della situazione», lasciando immaginare possibili fermi o manifestazioni sotto forma di «iniziative, anche spontanee, da parte della categoria, che probabilmente in alcune zone potranno essere organizzate in forma autonoma». Unatras ha indetto quindi una riunione del coordinamento delle associazioni per lunedì 21 febbraio, per «valutare e assumere iniziative necessarie e conseguenti allo stato di crisi in cui versa il settore».

Scettico anche il Segretario Generale di Trasportounito, Maurizio Longo, che ha sottolineato come «alcune delle risposte fornite in materia dei rincari non sono sufficienti per attenuare la tensione generata dai forti aumenti del carburante e comunque – ha aggiunto – fin quando non si genera un automatismo che ribalta con certezza i maggiori costi sulla merce, le imprese di autotrasporto non saranno in grado di fare impresa, generare economia utile e quindi sempre meno attente all’osservanza delle costose disposizioni sulla sicurezza, alle manutenzioni e alla qualificazione».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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