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Autotrasporto, verso un bonus carburanti. Entro fine anno bandi PNRR per digitalizzazione 

Il viceministro Rixi interviene all’assemblea Fedespedi «La merce al Centro» assicurando la disponibilità del governo a dialogare con il settore delle spedizioni. Il presidente Pitto: «Investimenti, cultura del lavoro, semplificazioni, regolazione: questo significa per noi mettere la mettere la merce al centro e fare valore al commercio internazionale»

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Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi.

Il governo è in cerca di una soluzione contro l’impennata del costo dei carburanti, in particolare per l’autotrasporto. Mentre entro fine anno saranno pronti i bandi previsti per il PNRR per la digitalizzazione della logistica. Gli annunci arrivano dal viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, intervenuto stamattina a Roma all’assemblea di Fedespedi «La merce al Centro». Il braccio destro del ministro Salvini assicura che «il governo sta lavorando per non mandare in tilt tutto il sistema». Un sistema che secondo la visione di questo esecutivo «deve essere unitario e integrato» e che invece, continua Rixi «può contare su una rete autostradale che per oltre la metà dell’estensione risulta obsoleta e un sistema ferroviario che deve puntare di più sulle merci». 

Maggiore integrazione è anche alla base delle richieste di Fedespedi che rappresenta 2100 aziende di spedizioni internazionali, un settore che impiega 50mila addetti con un fatturato di 15 miliardi di euro. «Investimenti, semplificazione e più cultura del lavoro sono indispensabili per il rilancio del settore» ha detto Alessandro Pitto, presidente di Fedespedi che ha auspicato l’avvio di progetti lanciati da oltre 20 anni, come il Sudoco, ovvero lo sportello telematico doganale varato per la prima volta nel 2003 oppure la PLN, la piattaforma digitale che risale al 2005. «Occorre mettere in rete il prima possibile i diversi nodi logistici» ha chiesto Pitto. L’urgenza è data anche da una velocissima evoluzione delle supply chain e dei cicli produttivi. «La globalizzazione sta lasciando il posto a nuovi protezionismi». John Manners-Bell, professore alla London Metropolitan University durante l’assemblea ha illustrato i nuovi equilibri mondiali con sistemi produttivi in rapida evoluzione, nuove minacce legate alle guerre e ai sistemi telematici, nuovi equilibri politici che ridisegnano completamente la rotta delle merci e le modalità di trasporto.

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